di Gianfranco Parisi ( Comandante Liberty Lines)
Un vecchio detto recita, “Chi è a mare naviga, chi è a terra giudica”. Vorrei fare notare alla maggior parte della comunità eoliana che tutti gli approdi, ormai molto precari, delle sette sorelle, sono esposti al primo e secondo quadrante della rosa dei venti. Possiamo tutti criticare, facendo notare l’operato che ogni singolo professionista, come la figura di Comandante di mezzi veloci, possa essere quello conveniente, giusto o meno opportuno.
Sicuramente l’uomo al comando può giudicare per ogni caso specifico che si presenta, se possa essere conveniente affrontarlo, senza rischiare l’ incolumità dei passeggeri, equipaggio e mezzo, e come tutti sappiamo il suo giudizio è insindacabile. Nei giorni presi in esame dal movimento ” Vento Eoliano”, 3/11 e 4/11/2021 il sottoscritto presente in servizio non ha potuto operare nell’ approdo di Vulcano, omettendo lo scalo, a causa del traghetto veloce “Isola di Vulcano” impedito nel lasciare l’ormeggio, per forti raffiche di vento proveniente da Sud. Ho dovuto portare, con mio grosso rammarico, i passeggeri di Vulcano a Lipari. Perché l’evento nessuno lo ha citato? Se ci fosse stato il pontile dedicato, che ormai piegato in due langue in mezzo al mare da diversi anni, il disagio non ci sarebbe stato.
Tutti gli approdi eoliani sono precari, con qualcuno inoperabile, al limite della più elementare sicurezza, ma a molti fa comodo commentare, attaccando “IL COMANDANTE DEL MEZZO VELOCE”. Nello scalo di Stromboli, perché non viene effettuato il riposizionamento della sabbia lato Nord, che sicuramente potrebbe dare molte più opportunità d’ormeggio, con più sicurezza?
Costretti ad operare lato Sud, che mal agevolato, soprattutto con venti del secondo quadrante, si rischia di fare male al passeggero, andando bene se non succede, ma il più delle volte si danneggia il mezzo lungo la fiancata, con responsabilità dell’ accaduto nei confronti a chi bisogna darne conto. Moltissime volte le piccole barche per passeggeri hanno collegato addirittura le Isole Eolie con Milazzo, ma nel contesto bisogna valutare molte cose, come ad esempio dove ormeggiano in sicurezza, e non tutti i mezzi che navigano hanno le stesse difficoltà, come infatti ci sono state molte volte che i mezzi veloci collegavano le Isole Eolie, mentre le navi rimanevano ormeggiate.
Comunque una cosa mi preme ribadire: bisogna lottare per avere approdi idonei con la massima sicurezza, ed un porto sicuro a Lipari, altrimenti rimaniamo nelle critiche improduttive, dove sicuramente si va a colpire una persona che con la sua alta professionalità, è sovraccaricato di responsabilità che ne deve necessariamente tenere conto.