Benvenuto aumento della tassa di sbarco a 5 euro. Non una volta. Di più. Perchè ? Una norma approvata dall’Ars a fine marzo prevede, da fine marzo, la decadenza dei sindaci e dei consigli comunali in caso di mancata approvazione del bilancio di previsione. Ovviamente dovranno essere nominati prima i commissari; tuttavia si ritiene che nel corso di questo mese si correrà ai ripari altrimenti sarà ” sterminio” politico. Ma l’assurdo dov’è, se non lo è già ? In pratica , come denuncia, l’Anci Sicilia ” prima ci lasciano senza un euro, poi approvano una norma che prevede la decadenza dei sindaci se non approvano i bilanci. Schizofrenia allo stato puro accompagnato dal solito servilismo che impedisce di risolvere la crisi finanziaria degli enti locali”.
I comuni siciliani, se non fosse ancora chiaro, visto che in tempi di campagna elettorale i sogni aiutano a vivere meglio, da quasi cinque anni devono convivere con la pesante riduzione dei tagli nazionali e regionali. Moltissimi enti sono vicini al dissesto, altri come ad esempio quello di Lipari hanno inevitabilmente sforato il patto di stabilità ed è già un’impresa riuscire a garantire i servizi primari.
E mentre la Corte dei Conti siciliana parla di entrate trattenute, unilateralmente, dallo Stato “privando conseguentemente la Regione della liquidità necessaria per fare fronte alla chiusura del programma comunitario e ai pagamenti della PP.AA”, la politica non sa fare altro che scaricare la propria inconcludenza sui comuni.
Ma c’è di più: la stessa Regione Giano Bifronte è ancora senza bilancio e non può dare ai comuni quanto spettante.
“Non riusciamo a comprendere – evidenziano a tal proposito Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale di AnciSicilia- come in una Regione come la nostra nella quale, a causa dell’assenza del Bilancio regionale, si sta impedendo materialmente ai comuni di poter predisporre il bilanci di previsione secondo le regole dettate dalla riforma dell’armonizzazione contabile, si possa prevedere la decadenza del sindaco e della giunta anche in caso di mancata approvazione del bilancio di previsione”.
“Stiamo parlando – aggiungono – di una materia particolarmente controversa sulla quale interviene, ora, una norma di interpretazione autentica, con effetto retroattivo, che a prima vista sembrerebbe contraria perfino al buon senso. Con queste ultime decisioni, l’Ars crea da un conto le condizioni che impediscono l’approvazione dei bilanci di previsione e dall’altro prevede, oggi per allora, un inasprimento della sanzione, che, come appare di tutta evidenza, puo’ rappresentare, di fatto, una forma mascherata di sfiducia nei confronti del primo cittadino”.
“Contro gli effetti di quest’ultimo atto, che appare sempre più come una lunga ed inutile ‘saga’, – conclude il presidente Orlando – valuteremo all’interno degli organismi dell’Associazione ogni forma di mobilitazione che eviti di rendere ancora più fragile uno degli ultimi presidi democratici sul territorio”.
Ancora una volta, dunque, in questo continuo clima di follia politica – amministrativa non resta che benedire , per quanto riguarda il Comune di Lipari , l’aumento della contributo di sbarco a 5 euro. Quei due milioni di entrate annue sono essenziali anche se non sufficienti per fronteggiare i continui tagli e ritardi, dal momento che il gettito va redistribuito su specifiche finalità. Ma si tratta- questo è innegabile- di un grande aiuto di fronte alla vecchia logica politica dell’assalto ad una diligenza che non ha neanche occhi per piangere.