Ennesimo caso di malasanità nell’isola ma alla protesta di Corrieri, dove si invocava la seconda ambulanza, pochi cittadini.
Muore in attesa dell’ambulanza che lo trasferisca al Pronto soccorso. Ma il mezzo è impegnato in un altro intervento ( il 118 ha però smentito in serata) e a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione del medico di famiglia , accorso nella sua abitazione. Pippo Pace, ex calciatore del Canneto e pensionato, sofferente da tempo ha perso la vita così, nel pomeriggio, per un altro caso di malasanità. Certo, non si può sapere, al momento, se con un altro mezzo per le emergenze avrebbe potuto salvarsi ma di sicuro la presenza di un’altra ambulanza, in situazioni critiche, sarebbe stata d’aiuto.
Purtroppo l’accaduto si è verificato in un altro pomeriggio di fuoco di soccorsi su soccorsi. Il 118 comunque smentisce.
“La procedura adottata – ha affermato il direttore della centrale 118 del bacino di Messina, Dino Alagna – rientra nei tempi e nei modi previsti. In particolare, dopo la chiamata di soccorso da parte dei familiari del paziente (affetto da una grave patologia) la Centrale 118 ha inviato subito sul posto il personale della guardia medica locale, che ha assistito con manovre rianimatorie il paziente”.
“L’ambulanza è intervenuta in casa dell’uomo – si apprende sempre dal 118 – sette minuti dopo la partenza dall’ospedale di Lipari, dove era stata accompagnata un’altra paziente assistita in codice rosso. Tale prassi rientra nelle abituali linee guida di soccorso vigenti in tutta la nazione. Al momento dell’arrivo del mezzo del 118, l’uomo è stato trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale dove è deceduto successivamente”.
Ma per i liparoti, comunque, si tratta di un problema qualunque almeno a giudicare dalla scarsa presenza di gente alla protesta organizzata da Daniele Corrieri contro gli scarsi risultati ottenuti sulla sanità, evidentemente tutto procede senza particolari preoccupazioni. E tra gli scarsi risultati contestati, ad oltre un mese dall’indignazione popolare per la morte di Lorenza Famularo e alle successive garanzie, ci sono anche quelli relativi alla mancanza dell’ambulanza e dell’elicottero del 118 in loco.
Ma a livello politico ( presente il solo presidente del consiglio Giacomo Biviano) e non solo ( il coordinamento dei comitati) si attende l’esito di un altro tavolo tecnico convocato a Palermo per il 21 ottobre per ridisegnare il futuro della sanità nelle isole. Il futuro. Il presente invece continua ad essere quello che è, purtroppo.
Per la cronaca, attraverso la protesta di oggi sono stati chiesti entro fine mese la seconda ambulanza ( ma non si può più attendere un giorno in più), il cardiologo notturno e il biologo al laboratorio analisi per le emergenze notturne. E scusate se è poco anche se i cardiologi giunti nell’ultimo periodo hanno già risolto diversi problemi. Ma la notte è la notte.
E per gli eoliani è notte fonda. Ad una giusta protesta, quella di Corrieri, la gente deve andarci e basta senza badare alla temperatura dell’incazzatura, più alta dopo la morte della povera Lorenza e più bassa, oggi, dopo un mese e mezzo. O perchè il coordinamento ha deciso che si protesterà eventualmente dopo.
Ma ormai, c’è poco da fare: l’ipocrisia regna sovrana e Don Chisciotte Corrieri, lo sfrontato, l’irriverente Corrieri, viene purtroppo “sostenuto” per il blocco degli aliscafi altrimenti viene fatto fuori perchè , di colpo, gli rispolverano i vecchi difetti. Ma almeno lui è vero. Considerazioni generali. Non si punga nessuno.
N.B. Chi scrive oggi ha partecipato alla protesta, trasmettendola in diretta Fb, nonostante un incidente stradale, avvenuto poco prima, e con una caviglia in disordine…
Peppe Paino