” L’ultimo viaggio della Principessa Yadana Nat Mai di Limbin si è concluso secondo le Sue volontà: liberata nel mare delle sue Eolie per diventare finalmente uno spirito libero”. Lo ha annunciato il figlio Michele Bellamy Postiglione su Fb dopo la toccante cerimonia tenutasi nella zona dei faraglioni.
Yadana Nat Mai era il nome birmano di June Rose Bellamy, discendente diretta della famiglia reale birmana e dea dei nove gioielli.

Nasce in Birmania nel 1932 da Herbert Bellamy, australiano, e dalla Principessa Linbin Thiktin Ma Lat, discendente diretta della famiglia reale birmana. Nel 1954 sposa Mariano Postiglione, un medico italiano in missione per l’Oms in Birmania che seguirà nelle missioni in giro per il mondo, affinando anche le sue conoscenze. Da lui avrà due figli, Michele e Maurizio. Nel 1978 sposa in seconde nozze l’allora presidente della Birmania, il generale Ne Win.
Rientrata in Italia dopo il breve matrimonio, fonda lo Studio June Bellamy, un’associazione culturale di gastronomia orientale e occidentale, per dedicarsi all’insegnamento della cultura del cibo. Pubblica anche un libro editato da Giunti: ‘L’anima delle spezie’ ed in una recente intervista all’ANSA racconta il suo piatto italiano preferito: “Mi piace la grande varietà unita alla semplicità e adoro gli ‘spaghetti aglio olio e peperoncino’ ma fatti a regola d’arte”.
Ma June, donna di rarissima eleganza e cultura, è anche un’artista poliedrica: in Italia lavora nella moda con Emilio Pucci, diventando poi allieva del pittore Lazzaro Donati. “La base della vita è un coltello che taglia”, ricorda una frase di June il figlio Michele che spiega: “Le cose, se fatte, vanno fatte bene, diceva June. Se hai un coltello spuntato non cucinare. Vai a fare altro. Poi June esplodeva in una risata”.