di Gianmarco Urbino ( Odontoiatra)
La gravidanza è uno stato fisiologico, durante il quale il corpo delle donna affronta molti cambiamenti per dar modo al feto di formarsi e crescere correttamente.
Nel corso di tutta la gravidanza avvengono degli adattamenti sistemici che riducono le capacità di reazione allo stress psicofisico nella donna incinta e condizionano quindi la possibilità di eseguire terapie odontoiatriche. Nel dettaglio:
- Primo trimestre – I cambiamenti endocrini provocano nausea e vomito e c’è una tendenza all’ipotensione (pressione bassa);
- Secondo trimestre – La gestante gode di un relativo periodo di benessere, perché l’ingombro uterino e le richieste funzionali sono ridotte. Nausea e vomito di solito spariscono;
- Terzo trimestre – L’ingombro fetale, l’aumentata richiesta funzionale e l’anemia possono causare problemi respiratori e cardiovascolari: tachipnea (respirazione accelerata), dispnea (respirazione faticosa), tachicardia e diminuito ritorno venoso (la quantità di sangue che ritorna al cuore in un minuto). La resistenza allo stress è molto ridotta.
I disturbi dentali tipici della gravidanza riguardano i tessuti di supporto del dente (gengiva , osso e mucosa) , questo perché il livello elevato di estrogeni circolanti causa alcuni cambiamenti nella mucosa orale, che risulta ispessita e più vascolarizzata e la risposta gengivale ai fattori locali come placca, tartaro e protesi debordanti possono favorire la comparsa di edema e l’aumento del sanguinamento quando ci si lava i denti sino all’infiammazione dei tessuti parodontali con gengivite e parodontite.
Non è dimostrata invece la maggiore insorgenza di carie in gravidanza, anche se le alterazioni della saliva insieme alla nausea e il vomito e il reflusso gastro-esofageo con la necessità di pasti piccoli e frequenti, richiedono sicuramente una maggiore cura dell’igiene orale, che se viene meno può provocare su un dente sano un principio di carie.
I maggiori studi scientifici hanno messo in luce un altro dato importante: la presenza di carie dentali e di flora batterica orale cariogena nella madre , vada ad aumentare il rischio di insorgenza di carie proprio nel futuro nascituro. In concreto, si è dimostrato che il batterio responsabile della carie (lo Streptococcus mutans) può trasmettersi da madre in figlio.
Tutto ciò è sufficiente a far capire quanto sia necessario ridurre il numero di batteri cariogeni nel cavo orale della futura mamma, adottando una maggiore attenzione verso tutti gli aspetti della salute della bocca, anche attraverso visite di controllo più frequenti, dedicando, altresì, la giusta importanza a una corretta alimentazione, sana e varia, indispensabile per proteggere la salute di madre e nascituro.
Si è ormai concordi nel mondo della medicina sulla importanza della prevenzione : per prevenireproblematiche nel periodo gestazionale, sarebbe opportuno che la futura mamma facesse un controllo dal dentista prima del concepimento qualora questo potesse essere programmato, potendo anticipare problematiche che in gravidanza non risulterebbero trattabili e avere tutte le informazioni riguardanti su come mantenere una ottima igiene orale durante i 9 mesi della gravidanza.
Il ruolo fondamentale dell’odontoiatra
Durante questa specifica fase oltre il supporto del ginecologo , gioca un ruolo decisivo anche l’odontoiatra, il quale fornisce tutta una serie di indicazioni volte alla salvaguardia dello stato di salute di denti e bocca. Alla donna incinta va consigliato di consumare cibi ricchi di vitamine, sali minerali e nutrienti nobili, a cominciare da frutta e verdura fresche, bere molta acqua, evitare il consumo eccessivo di dolci, zuccheri complessi, caramelle, bevande molto zuccherate.
Per diminuire il rischio di insorgenza di carie dentali nelle pazienti che soffrono di nausea e vomito gravidica, l’odontoiatra suggerirà di: alimentarsi frequentemente con piccole quantità di cibo nutriente, risciacquare la bocca dopo gli episodi di vomito masticare chewing-gum senza zucchero o contenente xilitolo dopo aver mangiato, utilizzare spazzolini da denti delicati e spazzolare i denti due volte al giorno seguito sempre dall’ utilizzo filo interdentale .
Il secondo trimestre è il periodo più sicuro per intervenire
Nella donna incinta, l’inizio del secondo trimestre – dalla 14a alla 20a settimana di gestazione – è il periodo più sicuro per effettuare le procedure terapeutiche odontoiatriche, durante il quale il rischio di interruzione della gravidanza è inferiore rispetto al primo trimestre e l’organogenesi è completata.
Generalmente è meglio per le pazienti di pianificare gli interventi dentali complessi (estrazioni, protesi, ecc.) prima della gravidanza,oppure di rimandarli al periodo successivo all’allattamento.
Tuttavia, nel caso di urgenze è possibile effettuare degli interventi semplici con anestesia locale durante il secondo e terzo trimestre, evitando l’uso di vasocostrittori come l’adrenalina e l’articaina presenti all’interno delle fiale dell’anestesia . E’altresì possibile effettuare le radiografie endo-orali qualora necessarie , che non andranno a creare problematiche al feto.
Il Consiglio alle gestanti è sempre quello di sottoporsi a 2-3 controlli odontoiatrici nell’arco della gravidanza, per prevenire la comparsa di gengivite, epulide gravidica e carie e in tal caso poter intervenire potendo programmare gli interventi e non in urgenza. Dopo il parto i trattamenti odontoiatrici possono essere eseguiti in tutta sicurezza. La mamma deve solo prestare attenzione ai farmaci che assume per evitare che attraverso l’allattamento possano dare affetti indesiderati al suo bambino. Il rischio per il bambino è sempre molto basso (1-2%), e per evitare complicanze si consiglia alla mamma di procedere con il successivo allattamento solo dopo 4 ore.