Riceviamo dal preside Renato Candia e pubblichiamo , pur non avendo sollevato il problema. Ricordiamo, tuttavia, ai nostri lettori, qualora ve ne fosse bisogno che non abbiamo la necessità di “riempire” quotidianamente il nostro giornale di sfoghi sui social ma solo il dovere di riportare notizie vere e corrette.
Gentile Direttore,
con riferimento a quanto dichiarato e sottoscritto pubblicamente lo scorso lunedì da un signore che sembrerebbe desumersi essere genitore di un alunno frequentante la scuola materna di Vulcano, in merito alle “condizioni indecenti” del plesso scolastico “ridotto ad un immondezzaio”, sporco di “rifiuti”, “calcinacci” e “polvere” che questo signore descrive, vorrei precisare, a tutela del buon nome, della serietà professionale e del sacro rispetto del lavoro svolto da tutti coloro che operano in questo, come negli altri plessi che afferiscono a questo Istituto Scolastico, e a chiosa di quanto ampiamente ed efficacemente ha già precisato e chiarito l’Amministrazione, con la nota dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Fabiola Centurrino, che durante le scorse vacanze di Natale il plesso, come già chiarito oggetto di ulteriori lavori di miglioramento, è stato sistematicamente visitato dal personale scolastico fiduciario preposto allo scopo e residente sul posto.
Lo stesso personale riferisce, in particolare, che l’ultima visita è avvenuta la mattina del 6 gennaio: in seguito il peggioramento delle condizioni meteo (neve) hanno reso impraticabili le strade. Di conseguenza nessuno ha potuto raggiungere la scuola e sono stati gli stessi operai ad effettuare (volontariamente) la pulizia.
Le notizie riportate su alcuni mezzi di informazione sono infondate e non veritiere in quanto non vi erano calcinacci né tantomeno sporcizia, ma solo un leggero deposito di polvere su banchi e pavimenti, rapidamente rimosso (e rimovibile) all’inizio della mattinata di scuola.
I lavori ormai in fase di ultimazione al plesso di Vulcano lo renderanno a breve, per bellezza e funzionalità, un piccolo fiore all’occhiello tra gli edifici scolastici del territorio: fare melodrammi a tutti i costi dichiarando cose non vere, non fa che alimentare inutili allarmismi, offende la volontà e le fatiche di coloro che operano concretamente tutti i giorni per una scuola migliore e suggerisce l’idea che fare polemica sia sempre più comodo e divertente di condividere concretamente un progetto di vita, che richiede collaborazione, dedizione, reciprocità e fiducia.
Un buon 2017 di pace e cose concrete.