La donna sta meglio ed è ricoverata in ginecologia e ostetricia a Milazzo. Ma le è stato asportato l’utero
Lipari- Si sarebbe trattato di morte endouterina. Cioè, il feto – secondo le notizie che trapelano dall’ospedale- sarebbe morto prima dell’arrivo della donna cingalese al Pronto soccorso. Ciò mentre le indagini fanno, ovviamente, il loro corso: i Carabinieri hanno già prelevato, infatti, al pronto soccorso di Lipari e all’ospedale di Milazzo , la cartelle relative al caso per mettere la documentazione a disposizione della Procura della Repubblica di Barcellona.
La donna, per il distacco della placenta, evento raro causato da disturbi della coagulazione, è arrivata al pronto soccorso di Lipari, nel pomeriggio, con dolori fortissimi all’addome e il ginecologo in servizio ( scheda e consulenza sottoscritta dalla ginecologa Valentina Giacobbe) dopo aver constatato il decesso del feto ha subito chiamato il 118, giunto un’ora dopo, per il trasporto d’urgenza della donna fuori dall’isola.
All’ospedale, in ogni caso, non avrebbero potuto fare di più: impossibili l’esecuzione del parto cesareo ( con o senza emergenza) e l’eventuale trasfusione di sangue dal momento che all’ospedale c’è solo un centro di raccolta nonostante, attraverso l’Avis, Lipari sia il primo centro in provincia per raccolta di sangue. Un altro servizio di cui si dovrebbe disporre.
Gaetano Sirna, direttore generale dell’Asp di Messina da cui dipende l’ospedale di Lipari- scrive palermo.repubblica.it ha avviato un’indagine interna e chiesto una relazione ai medici. Da mesi ormai- si legge nel pezzo- nella struttura di Lipari rimangono due ginecologi di turno la mattina, uno il pomeriggio e un altro reperibile di notte ( a noi risulta che c’è un solo ginecologo con tanto di reperibilità , ndd) non presente in ospedale ma contattato in caso di emergenza. Per agevolare le famiglie isolane, nei mesi scorsi è stato attivato un protocollo per le emergenze con la Guardia di Finanza e la Capitaneria di porto. Nel caso in cui l’elicottero non possa alzarsi in volo a causa delle condizioni meteo, le puerpere vengono trasferite con le motovedette delle forze dell’ordine. Inoltre all’ospedale di Patti, dotato del reparto di Terapia intensiva neonatale, due stanze sono state adibite a foresteria per le donne e i loro parenti che possono aspettare qui il momento del parto. Un servizio pensato soprattitto per le gravidanze pre-termine.
La paziente starebbe sensibilmente meglio e si trova ricoverata nel reparto di ginecologia e ostetricia. Ma purtroppo, le è stato asportato l’utero.