Drone: da semplice passatempo a strumento professionale
Potrebbe sembrare un giocattolo, ma ad oggi è uno degli hobby più ricercati sia dai giovanissimi che dagli adulti: si tratta del drone. È un mezzo volante telecomandato che ha dalle 4 (quindi chiamato anche quadricottero) alle 8 eliche. I modelli più piccoli e semplici possono veramente rappresentare un
semplice gioco, ma vi sono anche droni professionali utilizzati in settori quali l’agricoltura, l’architettura e persino il cinema.
Un drone che pesi meno di 300 grammi e voli a una velocità inferiore ai 60 chilometri orari è catalogato tra quelli che possono essere pilotati tranquillamente senza richiedere permessi. Per tutti gli altri, specie se sono dotati di apparecchiature per effettuare riprese e vengono usati a scopi professionali, bisognerà richiedere un’autorizzazione all’ENAC, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile o persino conseguire un attestato per guidarli in sicurezza. Ma, di preciso, quanto costa un drone? La scelta è veramente ampia, è si va da meno di 100 euro per un drone giocattolo, a oltre 1.000 per i modelli più evoluti di ultima generazione, quindi tutto dipende dall’utilizzo che si vuole fare di questo poliedrico oggetto.
Tra i droni di fascia bassa troviamo sia quelli che volano semplicemente, per intrattenere i più piccoli, che quelli dotati di fotocamera o videocamera, atti a fare riprese dall’alto. L’autonomia di tali modelli è piuttosto limitata (nell’ordine di alcuni minuti), specie nel caso in cui la batteria alimenti anche il dispositivo di ripresa, ma la qualità delle immagini, seppur adeguata alla tipologia, potrà comunque essere in alta definizione; ovviamente, non si andrà oltre i 2 o 3 megapixel e l’altezza massima di volo può raggiungere qualche decina di metri: l’effetto di foto o video sarà comunque spettacolare. La stabilità di un drone, anche se molto semplice, viene garantita da elementi quali il giroscopio, che assicurerà un’esperienza divertente e fluida anche al pilota che si trovi alle prime armi. I mini-droni sono piccoli come il palmo di una mano e per questa peculiarità possono volare anche al chiuso. Sono stabili e divertenti, anche se non possono effettuare riprese, e rappresentano un passatempo ideale per chi non possa far volare il proprio dispositivo in spazi aperti.
Nella fascia intermedia troviamo droni che possono essere acquistati anche per svariate centinaia di euro e che hanno funzioni più avanzate e precise. Innanzitutto possiamo trovare il GPS integrato, indispensabile per la funzionalità “Return to Home”. Si tratta di un sistema di rientro automatico al punto di partenza, che si attiva, ad esempio, quando la batteria è quasi scarica o il segnale GPS viene perso. Può essere configurato in maniera differente a seconda delle necessità, ad esempio cambiando il punto di rientro se ci si sposta. La durata del volo di questi droni è maggiore, grazie alle batterie più efficienti e da una decina di minuti dei modelli più semplici, si passa ad oltre 20. Naturalmente, anche le riprese foto e video presenteranno una qualità superiore e non avranno praticamente nulla da invidiare ai modelli più professionali.
Infine, vi sono i droni professionali di fascia più alta, utilizzati per riprese cinematografiche ma anche per operazioni critiche in luoghi impossibili da raggiungere per l’uomo, come le infrastrutture stradali. Questi sono i casi emblematici in cui sarà necessario conseguire un patentino dall’ENAC, dopo aver seguito un corso apposito. Questi dispositivi, infatti, volano spesso su città popolose e la conduzione dovrà essere affidata a un esperto che possa pilotarlo senza causare incidenti a cose o persone. Tra le funzioni dei droni di tecnologia così avanzata, vi è anche la Follow Me, che consente al velivolo di seguire, letteralmente, il pilota durante i suoi spostamenti, anche attraverso app dedicate sullo smartphone.
(Publiredazionale)