Palermo – Il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Palermo ha presentato il bilancio delle attività operative del 2024, rivelando un impegno costante nella protezione del patrimonio culturale siciliano. Nel corso dell’anno, sono stati recuperati 339 reperti di interesse storico, con 65 persone denunciate e oltre 1100 controlli preventivi eseguiti.
Si è registrato un aumento delle denunce di furti di beni culturali (18) rispetto all’anno precedente (13). Tuttavia, i Carabinieri sottolineano che molti di questi furti sono emersi a seguito di controlli inventariali e risalgono a anni precedenti. I luoghi più colpiti includono musei, luoghi di culto, archivi e biblioteche.
Le indagini hanno portato al deferimento in stato di libertà di 65 persone e al sequestro di beni culturali per un valore di oltre ottocento mila euro. Tra le operazioni più significative, spiccano i recuperi di:
Un incunabolo del 1665, rubato dalla biblioteca comunale di Carini (PA) e sequestrato ad Acireale.
Volumi antichi, un reliquiario e altri oggetti sacri a Siracusa.
Monete greco-puniche a Paternò.
Una statuetta lignea raffigurante San Francesco di Paola a Palermo.
Un dipinto raffigurante Santa Lucia a Siracusa.
Danni ad un sistema idrico di epoca araba a Floridia e a resti delle mura “Dionegiane” a Siracusa.
Un’area di sosta abusiva a Noto, insieme al recupero di un reliquiario e una mitra vescovile.
Importante Scoperta a Lipari
Un’operazione significativa è stata condotta a Lipari, dove i Carabinieri, a seguito di controlli su siti web di E-Commerce, hanno individuato e sequestrato:
2 anfore fittili da trasporto tipo Dressel.
1 vaso fittile biansato.
Una statuetta in bronzo del V – III sec. a.C.
Diversi frammenti fittili.
I reperti sono stati affidati al museo locale “Bernabò Brea”.
Ulteriori Recuperi in Sicilia e Oltre
Le indagini hanno portato anche al sequestro di un dipinto raffigurante Giovanni Branciforti, messo in vendita online, e di 69 volumi antichi sottratti alla Biblioteca dei Carmelitani Scalzi di Milano. Altri importanti recuperi includono un dipinto attribuito a Paolo De Matteis e reperti archeologici a Palermo e Modica, dipinti a Roma, e un “Ritratto di nobildonna” recuperato a Milano e Città di Castello.