“Se passa si salvano i Comuni di Sicilia. La Sinergia. Vi propongo l’emendamento proposto al Decreto Fiscale dal Senatore Gabriella Giammanco di Forza Italia. Ci abbiamo lavorato da giorni e con il Senatore Giammanco abbiamo avuto ripetute interlocuzioni. È uno straordinario lavoro sinergico di Forza Italia a servizio della Sicilia”. Così su fb il capogruppo di Forza Italia all’Ars Tommaso Calderone.
16.0.5 Giammanco
Dopo l’articolo, inserire il seguente:
«Art. 16-bis (Misure riguardanti la quantificazione del fondo crediti di dubbia esigibilità nel bilancio di previsione e nel rendiconto degli enti locali della Regione siciliana)
1. Il Governo autorizza gli enti locali della Regione Siciliana, per ciascuno degli esercizi 2021, 2022 e 2023, in sede di approvazione del bilancio di previsione, all’accantonamento del fondo crediti di dubbia esigibilità nella misura del 50 per cento.
2. Il Governo autorizza il differimento per la deliberazione del bilancio di previsione 2021/2023 da parte degli enti locali della Regione siciliana, al 30 novembre 2021.
3. Ai sensi dell’art. 163, comma 3, del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, è autorizzato per gli enti locali l’esercizio provvisorio del bilancio, sino alla data di cui al comma 2 del presente articolo.
4. Il Governo autorizza gli enti locali della Regione Siciliana, per ciascuno degli esercizi 2020, 2021, 2022 e 2023, in sede di approvazione del rendiconto, all’accantonamento del fondo crediti di dubbia esigibilità nella misura del 50 per cento.
5. Agli oneri derivanti dal presente articolo valutati in 700 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023, si provvede:
a) quanto a 700 milioni di euro per il 2021, mediante corrispondente riduzione del Fondo di riserva per le spese impreviste, di cui all’articolo art. 28, della legge 196/2009;
b) quanto a 350 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, mediante corrispondente riduzione del Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili in corso di gestione, di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 190/2014;
b) quanto a 350 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui articolo 10, comma 5, del decreto legge 282/2004, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307.»