” Queste sono le foto scattate ( ieri mattina, ndr) nel mio paese Barcellona Pozzo di Gotto (ME); nel 2011 fu devastato dall’esondazione di un torrente che come la maggior parte dei torrenti del nostro paese viene abbandonato a se stesso, avevano promesso che non sarebbe più accaduto, oggi a distanza di 4 anni assistiamo a una nuova esondazione causata a quanto pare dalla “rottura” di un argine. Questo significa solo una cosa, nessuno si è interessato della messa in sicurezza della nostra città nonostante le promesse fatte “. Così il deputato M5S Alessio Villarosa su Facebook . Sul filo dei drammi una intera provincia messinese come riporta la Gazzetta del Sud. Situazioni di estrema criticità si sono registrate sia lungo la fascia tirrenica che ionica. A Barcellona, il fiume Mela ha oltrepassato gli argini, provocando allagamenti in strade e abitazioni: sfollati 133 residenti da 75 abitazioni in contrada Caldà. Il fango ha trascinato in mare alcuni veicoli e in un primo momento si è temuto vi fossero dispersi. Allarme anche a Merì e a Milazzo. Nella città del Capo si sono verificati ingenti danni soprattutto in contrada Bastione. A Torregrotta, il sottopasso nei pressi della Nazionale si è trasformato in una trappola per gli automobilisti. Difficoltà pure a Lipari. Sul versante ionico, il torrente Pagliara ha trascinato con sé alcuni veicoli: madre e figlio che vivevano all’interno di una roulotte sono stati salvati in extremis a Furci Siculo. A Santa Teresa di Riva, un tratto della carreggiata della strada provinciale 23 che conduce a Misserio è finito nel torrente Savoca. Danneggiati alcuni pozzi comunali. Ad Antillo, chiesa invasa dai detriti e oggetti sacri sparsi dappertutto