di Domenica Iannello
Se la storia umana è stata segnata da spaccature, guerre e divisioni, declinate in razzismo e sottomissioni, la CULTURA DELLA PAROLA, al contrario, ha saputo ricucire strappi insanabili e “rileggere col senno di poi” le nostre peggiori nefandezze .
Ecco cosa può “anche” essere un libro: un ritorno sul passato per capire, rivivere, evitare…imparare dai noi più oscuri e comprendere che il buio dell’odio non porta fuori dall’oscurità, come sosteneva il grande Martin Luther King.
Proprio le profonde riflessioni e le gesta del grande pastore ed attivista statunitense, hanno fatto da sfondo all’incontro che si è svolto stamani presso i saloni del Museo Archeologico Regionale “L.B.Brea” tra gli alunni della scuola dell’Istituto Comprensivo Lipari Santa Lucia e l’autore del libro “Il sogno di Martin”, professore Dino Ticli.
Spesso i ragazzi non si accostano ai libri perché considerati noiosi, eppure gli studenti sono stati coinvolti in un percorso di lettura che li ha visti impegnati in varie fasi, di cui l’incontro di oggi rappresenta quella finale, come attori attivi del proprio apprendimento, costruttori autonomi di contenuti e pensieri critici su argomenti quali il razzismo, la xenofobia, l’uguaglianza degli uomini e gli errori storici commessi.
Il progetto lettura promosso dal Dirigente scolastico, Dott. Candia Renato, si è articolato in vari momenti, uscite sul territorio, visite a librerie e biblioteche, spazi di riflessione collettiva, realizzazione di elaborati ed infine la conoscenza ed il confronto con l’autore.
La realizzazione dell’evento finale di oggi è stata possibile grazie alla cordialissima ed infinita disponibilità del Direttore del Museo, Dott. Rosario Vilardo, e alla gratuita ospitalità degli alberghi del gruppo Aeolian Charme .
I ragazzi hanno avuto modo di porre numerose e svariate domande al Prof. Ticli mostrando grande interesse verso le argomentazioni esposte e cogliendo spunti per più approfondite riflessioni che riguardano la nostra attuale realtà; realtà che spesso consente, a chi si ferma a dare giudizi superficiali verso gli “altri da noi” , di giustificare nuove ondate xenofobiche sulla base di stereotipi ad hoc costruiti.
E’ proprio questo che può fare un libro, sviluppare il senso critico di ognuno di noi, insegnarci a pensare e ragionare secondo il nostro punto di vista e non secondo pacchetti pre-confezionati. La lettura di un buon libro aiuta la nostra mente a comprendere più profondamente le dinamiche umane e storiche e ciò che hanno prodotto.
Sempre Martin Luther King diceva:
“Non temo le parole dei violenti, l’odio dei cattivi, ma il silenzio dei giusti”.