Aeroporto, Roux: sguardo prima a terra che al cielo
Sull’intervento di Michele Giacomantonio, raccogliamo e pubblichiamo anche la riflessione di Piero Roux
COME DICEVANO I NOSTRI VECCHI: “manca dall’acqua al sale”. Le persone moralmente e culturalmente integre, (che non rincorrono le derive populistiche o le false istanze portate avanti dai rapaci di consensi) si elevano- naturalmente- al di sopra dei miseri “politicanti”…perchè portano in loro una “visione” complessiva di sviluppo che deve essere sostenibile e -nello stesso tempo- foriera di reale sviluppo per “tutto” il paese.
Le nostre isole mancano quasi di tutto e quello che c’è non è né adeguato né sufficiente. Pensiamo all’edilizia scolastica; ad un porto pubblico; alle strade e sentieri impercorribili per buche, mini-frane e sterpame; all’ospedale, per il quale sono stati appena spesi 5 milioni di euro e che svolge servizi minimi ed insufficienti ai reali bisogni della cittadinanza locale; un tribunale che viene- a singhiozzo- chiuso e riaperto; a servizi comunali chiusi in giorni infrasettimanali…; a servizi di collegamento terrestri eccessivamente cari in rapporto al chilometraggio effettuato e…servizi marittimi che fanno rimpiangere, per programmazione e mezzi, i romantici viaggi con il “Rolandino” (storico veliero che collegava le Eolie con Milazzo).
L’elenco potrebbe arricchirsi di mille altre urgenti ed indelezionabili necessità. Suona strano quindi che questa amministrazione, mostrando voglia di rimboccarsi le maniche e intenzione a programmare venga, improvvisamente, “folgorata” dall’idea di un aeroporto. Forse si vuole eguagliare, come modello di sviluppo hard, l’idea del mega-porto del precedente sindaco? Consiglierei, prima di volgere lo sguardo al cielo, controllare cos’è rimasto, di puzzolente, incollato alle nostre scarpe ed incominciare dal rimuovere queste “cacchine” dal nostro percorso.