Era fine luglio 2015 e l’isola di Lipari stava per uscire, a colpi di comunicati stampa, da una emergenza idrica durata circa tre mesi e causata dalle clamorose disfunzioni del “nuovo” dissalatore. Grazie al Ministero della Difesa che metteva sul piatto un milione di euro si incrementava di 60 mila mc il carico estivo per far fronte alle esigenze del periodo che aveva fatto registrare le forti proteste di albergatori e turisti, oltre che della cittadinanza.
Oggi, per certa politica che, in quel periodo, era tanto attiva sembrano lontani ricordi; visto, però, che si addensano nuvoloni sulla piena funzionalità dell’impianto di Canneto dentro anche per la prossima estate invochiamo delle risposte su degli impegni annunciati. Lo scorso 31 luglio , ad esempio, uno dei leader della maggioranza che sostiene il presidente Crocetta, l’on. Giuseppe Picciolo, proclamava l’impegno dei democratici riformisti per lo sblocco di fondi per 35 milioni di euro giacenti “ presso il Ministero della Difesa da troppi anni , alla voce ” dissalatori ed efficientamento, della rete idrica fognaria per le isole minori” “.
E per questo faceva riferimento ad una delibera proposta dall’ex assessore regionale Vania Contraffatto. Sarebbe interessante sapere quali risultati ha prodotto questo impegno. E, ovviamente, sarebbe anche interessante sapere quali garanzie intende dare la Regione, proprietaria del dissalatore di Lipari, per la prossima estate. Risparmiateci, per piacere, il solito balletto delle responsabilità…prendetevi le vostre responsabilità !