Il Museo Archeologico Regionale Eoliano “Luigi Bernabò Brea”, uno degli istituti museali più ricchi e significativi del Mediterraneo, festeggia un importante anniversario che non poteva passare inosservato. Nel 2024 ricadono infatti 70 anni dall’apertura al pubblico, avvenuta nell’estate del 1954 con la prima esposizione nell’antico Palazzo vescovile sito sull’altura dell’Acropoli.
La storia di questo museo, visitato ogni anno da appassionati, studiosi e migliaia di turisti, è strettamente legata alla ricerca archeologica nel territorio eoliano, ma in particolare a un luogo specifico: il Castello di Lipari, già di per sé un sito di grande fascino e rilevanza paesaggistica. Già nel 1942 Luigi Bernabò Brea, nuovo Soprintendente archeologo della Sicilia Orientale trasferito alla fine del 1941 da Genova a Siracusa, aveva intuito le potenzialità archeologiche delle Isole Eolie; a seguire, nel 1950, una volta liberato il Castello di Lipari dal terribile campo di confino, egli poteva finalmente avviare le fruttuose ricerche e raccoglierne i risultati nel Museo, che sarebbe stato destinato a costituire un caposaldo nella ricostruzione delle più antiche vicende preistoriche e protostoriche del Mediterraneo.
Per celebrare la ricorrenza, Giovedì 4 luglio, a Lipari, nel padiglione ex ostello alle ore 12,00 verrà inaugurata la mostra “1942-1954 verso il Museo”
curata da Maria Clara Martinelli, Maria Bernabò Brea e Luana La Fauci, dedicata alla storia del Museo, sulla base dei documenti e della ricca corrispondenza conservata nell’Archivio storico. Verranno esposti i primi reperti acquisiti e tra questi il n. 1.
La mostra sarà permanente e visitabile con il biglietto di ingresso al museo, da lunedì a sabato ore 9,00 19,00 e la domenica ore 9,00-13,00.
In parallelo, nella sala Conferenze dell’ex chiesa Santa Caterina, si svolgeranno i lavori del Convegno
“Raccontare il museo di Lipari a Settant’anni dall’apertura al pubblico”
nel corso del quale si traccerà la storia del percorso formativo della prestigiosa istituzione museale, in cui andava via via prendendo forma l’appassionante progetto culturale eoliano di Luigi Bernabò Brea, in una visione da subito condivisa con gli abitanti delle isole, che lo hanno sempre supportato, offrendo appassionate e fondamentali collaborazioni. Il Convegno, che si terrà a latere della mostra, vuole essere proprio un omaggio al museo di Lipari e ai principali collaboratori che hanno contribuito in vario modo alla sua realizzazione.
I saluti delle Autorità della Regione Siciliana saranno esposti dall’Assessore dei beni culturali e dell’identità siciliana e dal Direttore del Dipartimento dei dei beni culturali e dell’identità siciliana; dai Sindaci dei Comuni delle Isole Eolie; dall’Arcivescovo di Messina, Patti e Santa Lucia del Mela; da Mirella Vinci Soprintendente di Messina. A seguire Rosario Vilardo, direttore del Parco Archeologico delle Isole Eolie, del quale oggi il museo è la sede principale, e l’archeologa Maria Clara Martinelli illustreranno i nuovi progetti espositivi realizzati e in corso di realizzazione per far sì che l’istituzione mantenga sempre il suo ruolo dinamico; lo storico Giuseppe La Greca racconterà lo stato dei luoghi del Castello prima del 1950; Maria Bernabò Brea, già direttrice del Museo Nazionale Archeologico di Parma, insieme a Madeleine Cavalier, studiosa che ha condiviso con Luigi Bernabò Brea la creazione del museo e le ricerche nelle Eolie, ricorderanno alcuni dei momenti più importanti della lunga e faticosa strada percorsa; Annunziata Ollà, archeologa della Soprintendenza di Messina, si occuperà della collaborazione scientifica per la tutela di questo particolare territorio; Gabriella Tigano, direttrice del Parco Archeologico di Giardini Naxos e Taormina, racconterà i primi passi della ricerca a Milazzo, i cui risultati sono esposti in due sale del Museo di Lipari; Monica Miari, funzionario del Ministero della Cultura e già presidente dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria di Firenze, descriverà il rapporto tra Paolo Graziosi, fondatore dell’Istituto, e Luigi Bernabò Brea; Caterina Greco, già direttrice del Museo Archeologico Antonino Salinas di Palermo, presenterà l’importante Museo siciliano; Massimo Cultraro, dirigente archeologo del CNR-Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale e docente dell’Università degli Studi di Palermo, confronterà il museo di Lipari con quello di Lemnos, anch’esso dovuto all’iniziativa di Luigi Bernabò Brea; e poi Andrea Cardarelli, docente dell’Università La Sapienza di Roma, oggi Presidente dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria di Firenze, darà voce a quella che è la più importante stratigrafia preistorica scoperta in un sito archeologico; Isabella Matelli, docente dell’Università La Cattolica di Milano, discuterà della collezione di maschere teatrali di Lipari, ritenuta unica nel mondo classico; infine l’attore Christian Poggioni terrà una lezione – spettacolo nella quale interpreterà Prometeo.
L’occasione dell’anniversario 70anni del Museo Archeologico Eoliano “Luigi Bernabò Brea” non poteva non stimolare una riflessione sui percorsi della museografia negli istituti che espongono collezioni preistoriche, per un primo bilancio di come il racconto della Preistoria e della Protostoria si sia trasformato nel tempo e con quali obiettivi, strumenti e risultati. La giornata di sabato 6 luglio, nella sala didattica e nella biblioteca del fondo Bernabò Brea-Cavalier, vedrà impegnati numerosi studiosi nel XIII Incontro Annuale di Preistoria e Protostoria promosso dall’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria sul tema “Musei di Preistoria. Esperienze a confronto”. Saranno oggetto di dibattito e confronto le esperienze nel settore di diversi referenti museali italiani e autori di significative esperienze europee.
I contributi saranno pubblicati in un volume digitale Anteprima, disponibile sui siti web www.iipp.it e https://parchiarcheologici.regione.sicilia.it/isole-eolie
Concluderà l’omaggio al Museo uno spettacolo teatrale, il 28 luglio, nell’area archeologica del Castello di Lipari, organizzato con la gentile collaborazione dell’associazione culturale I.Dee, su Cassandra, una delle figure femminili più complesse, rappresentate nei miti che ruotano intorno alla guerra di Troia.
Allo spettacolo sarà collegato, all’interno del percorso del museo, l’allestimento artistico di Renata Conti per la maschera teatrale di Cassandra, esposta nella sala XXIII del Museo, dedicata da Luigi Bernabò Brea alla eccezionale collezione di antiche maschere e statuette di argomento teatrale.