Tanto rumore e danni d’immagine per nulla. La Protezione Civile: fenomenologie puntuali e permanenti
Vulcano- “ Non sussistono anomalie dell’attività vulcanica , ivi compresa quella esalativa tipica di vari punti dell’isola di Vulcano, potendosi , a ogni buon conto, considerare , tali emanazioni gassose quali fenomenologie puntuali e permanenti in grado di porre a rischio la salute delle persone che vi approccino in mancanza di adeguate informazioni circa i comportamenti di autotutela da tenere”. Allarme acque calde nell’isola: caso chiuso. Ammesso che vi sia stato.
Lo dice la Protezione Civile , a sua volta informata dalle continue attività di sorveglianza e monitoraggio dell’Ingv in una nota inviata al Comune di Lipari . Un’attestazione che, peraltro ,conferma la bontà dell’iniziativa adottata dal sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, di far collocare nella zona delle “acque calde” opportuna cartellonistica in quattro lingue, dopo il clamore suscitato dall’articolo pubblicato domenica scorsa da Repubblica. Com’è noto, infatti, un bambino, ad aprile, è stato soccorso in elicottero e trasferito d’urgenza all’ospedale di Lipari intossicato dalle forti inalazioni ( di più non è dato sapersi) di anidride carbonica della zona, in particolari condizioni climatiche.
Un clamore, va detto, internazionale. Che ha spinto diversi tour operator a chiedere , addirittura, garanzie agli operatori turistici del luogo per il soggiorno dei loro clienti. Garanzie ? E su cosa ? Su un fenomeno, quello delle emissioni gassose, che esiste da quando esiste l’isola ? E , soprattutto, da quando è stata scoperta dal turismo ? “ E’ vero – ha scritto il Sindaco agli operatori turistici ( affinchè possano anch’essi fornire quella chiarezza richiesta) che con calma di vento che non consente la dispersione dell’anidride carbonica, tali esalazioni attraversando l’acqua di mare , si raffreddano aumentando la propria densità e che i bagnanti in adiacenza delle stesse emissioni potrebbero esporsi a rischi di svenimenti o malori . Ma è altrettanto vero che tale fenomeno è del tutto naturale , identico al passato e sin troppo evidente e non può essere descritto come evento nuovo , inaspettato o in aumento”.