“Un Mare Che Cambia” – Panarea 22 Agosto 2017
H 19,00 Hotel Raya – Piscina
A tutti gli amanti del mare.
La Fondazione Raya, da sempre attenta alle iniziative di cultura, ambientali e relative alla preservazione delle isole Eolie, promuove insieme alla Onlus Worldrise un incontro a Panarea dal titolo “Un mare che cambia”.
L’incontro vuole essere un momento di riflessione, condivisione e approfondimento sulle tematiche importanti che riguardano il nostro polmone blu: plastica, cambiamenti climatici, pesca sostenibile, valorizzazione del territorio, protezione del mare.
Voci diverse, unite in un unico grande coro: “cambiamo rotta prima che sia troppo tardi, per il nostro futuro, quello del nostro mare, ma soprattutto per le generazioni future.”
L’iniziativa vede anche il coinvolgimento delle associazioni locali, Nesos e Mediterraneo, impegnate da anni nella tutela e valorizzazione del patrimonio naturalistico delle isole Eolie.
Parteciperanno:
MARIASOLE BIANCO – biologa marina e divulgatrice ambientale, presidente associazione Worldrise,
GIUSEPPE LA SPADA – artista e fotografo di fama internazionale
FRANCESCO SESSO istruttore e fotografo subacqueo, presidente associazione Mediterraneo
STEFANO ACUNTO biologo marino
ANDREA PEDRANI pescatore subacqueo, biologo e viticoltore Casa Pedrani,
PIETRO LO CASCIO – ecologo, coordinatore associazione Nesos.
FEDERICA TESORIERO – attivista eoliana e moderatrice dell’incontro.
L’appuntamento è per martedì 22 Agosto alle H 19:00 presso la prestigiosa cornice della Piscina del Raya.
Tutto questo è stato possibile grazie a Myriam Beltrami, splendida padrona di casa Raya, felice di ospitare un evento così importante a Panarea, in un momento storico in cui schierarsi con l’ambiente e trovare un equilibrio è un dovere e una responsabilità di tutti.
L’evento vuole essere una piattaforma di dialogo con la comunità di Panarea e con i tanti turisti ancora presenti, sempre più attenti ad un uso più responsabile della risorsa mare.
D’altronde “la nostra esistenza dipende dal mare, il futuro del mare dipende da noi”: niente più scuse, rimbocchiamoci le maniche e salviamo le nostre isole.