(ttgitalia.com)- “La crescita è continua. Ad agosto chiuderemo sopra il milione di passeggeri e per settembre c’è un buon andamento”. Riferendosi ai dati dell’aeroporto di Catania Nico Torrisi, nella sua doppia veste di amministratore delegato della Sac e presidente di Federalberghi Sicilia, spiega con le sue parole che la destagionalizzazione, per la regione, è già un dato di fatto
“Da qualche tempo a questa parte – sostiene -, certi mesi di media stagione sono paragonabili all’agosto di qualche anno fa”. Merito delle ottime condizioni climatiche e del pricing, come spiega a lasicilia.it Stefano Saluta, responsabile sviluppo commerciale di Sicilia Vacanza: “È proprio il fattore economico che nel 39% dei casi incide sul luogo dove trascorrere le vacanze – spiega – e i turisti che prenotano sul web cercano la Sicilia perché attratti da questa possibilità, siano essi gruppi, famiglie, coppie o single”.
Coppie e single sono interessate soprattutto alla provincia di Messina, trainata da Taormina e dalle isole Eolie. Le famiglie, invece, si concentrano nell’area iblea e aretusea, con le province di Ragusa e Siracusa protagoniste di una crescente scoperta da parte del turismo nazionale, ma soprattutto internazionale.
Obiettivo: allungare la summer di altri due mesi
Dall’analisi è inoltre emerso un balzo del 38% delle preferenze per le vacanze di settembre a Ragusa. Per quanto riguarda, invece, i gruppi, la palma d’oro spetta a Palermo e alla provincia di Trapani. Ora, però, l’obiettivo è ancora più ambizioso: allungare ulteriormente una stagione che già si prolunga più che in altre regioni.
A settembre, infatti, nell’isola i lavoratori dipendenti occupati sono 66mila circa; 47.500 a novembre. “Se si riuscisse a prolungare la stagione di due mesi – sostiene Federalberghi Sicilia – si avrebbero 20mila posti di lavoro in più”.