Scuotimento , paura, quiete. Sono queste le sensazioni che si provano durante una scossa sismica. A parte per i terremoti di elevata magnitudo, che possono provocare aperture del terreno e danni alle infrastrutture, durante i terremoti di modesta intensità le uniche cose a rischio di danno sono gli edifici più vecchi, mentre nelle strutture di nuove generazione il pericolo è connesso alla caduta di oggetti dalle mensole o calcinacci pericolanti. Analizzare le cause che innescano un terremoto, conoscere gli elementi di vulnerabilità e focalizzare i punti e le zone in cui rifugiarsi aiuta ad affrontare con più coraggio questi eventi improvvisi. Un terremoto è la conseguenza del rilascio di una grande quantità d’energia accumulata nel sottosuolo che, superando un determinato punto critico di resistenza delle rocce, è liberata, propagandosi in superficie attraverso le onde sismiche. Una scossa può essere di origine tettonica se prodotta da bruschi spostamenti della crosta terrestre, questo è il caso delle Eolie interessate dalla faglia Tindari – Letojanni, che comprende le isole di Vulcano, Lipari e Salina; possono essere di origine vulcanica, invece, quelle che precedono e accompagnano le eruzioni; sono causate dal rigonfiamento delle pareti del vulcano e dalla risalita del magna del condotto vulcanico, esse sono comunque di lieve entità.
In genere lo scuotimento sarà tanto più violento quanto maggiore è la magnitudo (misurata in scala Richter) del terremoto e sarà minore man mano che ci si allontana dall’epicentro. Le vibrazioni indotte dalle onde sismiche possono essere, inoltre, distinte in: sussultorie se il movimento è verticale, cioè attraversano la roccia parallelamente alla loro direzione di propagazione, mentre ondulatorie se il movimento è orizzontale, cioè attraversano la roccia trasversalmente rispetto alla direzione di propagazione dell’onda, quest’ultime a secondo dell’intensità (misurata in scala Mercalli) causano più danni agli edifici.
Cose da fare in particolare, durante e dopo un terremoto? Il servizio di emergenza nazionale della protezione civile ha redatto un manuale dei metodi comportamentali.
Ecco cosa fare durante unn terremoto:
Ripararsi sotto architravi, pareti portanti, angoli delle pareti, tavoli proteggendo la testa con qualcosa di morbido – allontanarsi dai mobili pesanti, finestre, balconi – uscire da ambienti rivestiti con piastrelle che potrebbero staccarsi – non usare l’ascensore.
Dopo un terremoto:
verificare danni agli impianti e alle apparecchiature di uso domestico
– chiudere gli interruttori generali del gas e della corrente elettrica
– uscire di casa a piedi e non in macchina per non bloccare le strade
– seguire le indicazioni delle forze dell’ordine
– non tenere occupate le linee telefoniche
– raggiungere le aree di attesa più vicine a te
– mantenere la calma.