“Tagli” a Stromboli con una nuova residenza d’artista

Per il quinto anno consecutivo, Tagli torna sull’isola di Stromboli con una nuova residenza d’artista.

Dal 19 luglio al 4 agosto 2025, sette progetti presentati da artisti visivi, musicisti, performer e ricercatori saranno sviluppati nella residenza che affaccia sul vulcano per un tempo di lavoro condiviso, esplorazione e relazione con il paesaggio naturale e umano dell’isola.

Tagli, progetto indipendente nato nel 2021 e fondato da Alvise e Ilaria Baia Curioni, propone un’esperienza radicale e immersiva: un tempo sospeso dove la ricerca prende forma attraverso l’ascolto, la convivenza e l’incontro con il luogo. Ogni anno, la casa si fa studio, il giardino luogo di condivisione, e il tempo rallentato e circolare permette l’ascolto profondo delle proprie ricerche e di quelle altrui.

Attraverso una Open Call vengono selezionati artisti e creativi provenienti da diverse discipline arti visive, performance, scrittura, video, suono, danza, fotografia favorendo un ambiente di scambio orizzontale e non gerarchico. Le pratiche ospitate in questi anni sono molteplici e in continua trasformazione. Tagli accoglie artisti emergenti e figure già attive nel panorama contemporaneo, favorendo contaminazioni inaspettate e percorsi di ricerca liberi da formati predefiniti.

Questa sesta edizione riflette sul rapporto tra geologia e gesto, memoria e mutamento, umano e non umano. Il vulcano come organismo vivo, come spazio-tempo arcaico, come archivio in movimento. L’isola come soglia, come laboratorio. Gli artisti vivranno e lavoreranno insieme in un unico spazio – la casa/studio  dove le pratiche si contaminano e si intrecciano, spesso modificandosi nel contatto con l’altro e con il contesto. I processi di lavoro saranno condivisi con la comunità dell’isola durante l’Open House il weekend del 2 e 3 agosto, attraverso una serie di azioni, opere, restituzioni e presenze. Un momento di restituzione all’isola in cui il pubblico viene accolto all’interno degli spazi della residenza a vedere il risultato di queste due settimane di lavoro. La casa si trasforma in uno studio aperto, il giardino in un laboratorio vivo e mutevole, che prende forma ogni volta in modo diverso, guidato dalle pratiche, dalle ricerche e dalle presenze di chi abita temporaneamente questo spazio.

Maria Luce Cacciaguerra Scrittrice, poetessa e curatrice originaria di Catania, attualmente vive e lavora a Milano. La sua ricerca nasce nell’ambito della poesia concreta e si sviluppa come una riflessione continua sulla possibilità di tradurre i principi di questa disciplina in diversi media, contesti e dimensioni speculative. Per lei, la poesia non è un semplice mezzo espressivo, ma una lente attraverso cui interpretare e comprendere la realtà. Fondatrice nel 2022 di “Murmur”, un collettivo di poesia contemporanea che si basa sull’idea di riprendere l’arte poetica partendo dall’incontro.

Giuli Dal Lago Attraverso un approccio sperimentale al suono, Giuli rivendica il corpo come luogo di lotta politica , uno uno spazio in cui affermare l’identità di genere e promuovere i diritti e la liberazione queer. Combinando questa pratica con un’esplorazione attiva della performance, il loro lavoro si articola in formati diversi, tra cui interventi sonori site-specific e installazioni immersive che animano gli spazi della quotidianità. La ricerca sonora di Giuli trascende le categorie convenzionali, unendo gli elementi strutturali della composizione musicale accademica con l’energia grezza, spontanea e viscerale della scena rave underground.

Valentina Furian Artista visiva la cui pratica, radicata nelle immagini in movimento e nelle installazioni temporali, esplora l’evoluzione del rapporto tra l’essere umano e il mondo naturale. Il suo lavoro indaga il confine tra realtà e finzione, adottando un approccio cinematografico che fonde sperimentazione documentaristica e narrazione di finzione. Al centro della sua ricerca vi è l’esplorazione delle relazioni interspecifiche, in cui entità umane e non umane si intrecciano, rivelando il selvatico nel quotidiano.

James Oscar è uno scrittore, critico d’arte, curatore di arte e performance, e ricercatore in Sociologia e Antropologia dell’Arte presso l’Institut National de la Recherche Scientifique. Ex allievo del poeta Édouard Glissant, la sua pratica si colloca all’intersezione tra critica d’arte sperimentale, scrittura speculativa, modalità critiche di coinvolgimento culturale comunitario, metodi curatoriale innovativi e approcci antropologici all’arte. Recentemente ha ricevuto il Joanne Yvonne Lowndes Prize del Canada Council for the Arts per l’eccellenza nella critica d’arte.

Giovanna Repetto lavora con diversi media, tra cui scultura, video e performance. La sua ricerca indaga l’evoluzione della rappresentazione e dell’identità all’interno della società umana, concentrandosi sull’influenza della percezione nella loro costruzione e trasformazione. Artista e ricercatrice, sviluppa una pratica multidisciplinare che indaga l’evoluzione e l’archeologia del rapporto umano con l’immagine e il suo spazio, esplorando gli stati intermedi tra reale e virtuale.

Davide Sgambaro Artista multimediale, la sua pratica risponde ai paradossi e alle disparità della società contemporanea attraverso dinamiche di resistenza attingendo da immaginari generazionali. Utilizza diversi media, tra cui performance, scultura e installazione, per riflettere su questioni sociali, politiche e ambientali contemporanee con un tono irriverente che si intreccia a una sottile malinconia. Il suo lavoro evoca sentimenti e immaginari collettivi, rappresentando situazioni precarie e paradossali proprie delle generazioni analizzate.

Vìrāgo è una compagnia di danza contemporanea fondata nel 2023 e composta da tre artiste: Sara Pezzolo, Mafalda Maria Fondi e Caterina Marchetto. Vìrāgo si muove nella direzione di una danza radicale, che pone al centro il corpo come luogo di dissidenza e possibilità. Attraverso creazioni che riflettono sulle fragilità, le identità e i miti fondanti della cultura occidentale, la compagnia sviluppa un linguaggio coreografico che fonde gesto, parola e immaginario visivo, aprendo un varco tra autobiografia, ritualità e riflessione collettiva.

Francesco Ameglio (musica)  – Oliviero Biagetti (arte visiva) – Martina Bruni (arte visiva) – Emanuele Caprioli (arte visiva) – Mari Combi (performance) – Cult Of Magic (performance) – Maite De Orbe (fotografia) – Eugenia Del Bue (poesia, performance) – Carmine Dipace (performance) – Sorelle Di Damiano (performance) – Caterina Dufì (performance, musica, poesia) – Pietro Fachini (arte visiva)- Eugenia Fera (musica) – Figli Di Marla (performance) – Giacomo Graziosi (performance) – Giuseppe Palmisano (arte visiva, fotografia) – Pietro Lazzaris (fotografia) – Sara Loreni (musica) – Elisa Melodia (performance) – Antonio Morra (video) – Ludovico Orombelli (arte visiva) – Orchestra Futuro (arte visiva, musica, performance) – Matteo Pavesi (musica) – Daniel Rineer (fotografia) – Nicholas Remondino (musica) – Lorenzo Saini (musica) – Auro Saita (fotografia)  – Matilde Sambo (arte visiva) – Adelisa Selimbasic (artista visiva) – Alessandro Simonini (arte visiva) -Luca Staccioli (arte visiva) – Davide Stucchi (arte visiva) – Silvia Tofani (musica) – Jacopo Valentini (fotografia) – Flaminia Veronesi (arte visiva) – Mariangela di Santo (performance) – Zhiyu Xihao (arte visiva).

Tagli è una residenza artistica indipendente che prende il nome da un gesto: tagliare come separare, ma anche come aprire uno spazio.

Tagli è pausa, sottrazione, attraversamento. È il tentativo di costruire una comunità temporanea dove arte e vita si intrecciano, dove si può sbagliare, riscrivere, disimparare. L’isola di Stromboli, con la sua presenza viva e tellurica, non è solo sfondo: è parte attiva della residenza. Il mare, il fuoco, il vento, la sabbia nera, le stelle, i suoni dell’isola diventano materia di lavoro e di trasformazione.

____Tagli è un progetto di Alvise Baia Curioni e Ilaria Baia Curioni con la preziosa collaborazione di Cristiana Bregni e Anna Viganò.

Tagli è ciò che resta quando si toglie.

È una soglia. Una ferita. Un margine da attraversare.

Tagli è un luogo senza mappa, che si costruisce ogni volta da capo, con chi lo abita.

____Contatti