Intervista del giornalista Mario Primo Cavaleri sul palco di”Marevigliosa” a Brolo
Dal Museo regionale di Messina ancora chiuso allo “scoop” sul Tintoretto a Carlentini.
BROLO – “Marevigliosa”, kermesse promossa dal Comune e dalla Pro-loco di Brolo per esaltare cultura, tradizione e sapori siciliani, ieri ha ospitato l’atteso incontro con il critico d’arte Vittorio Sgarbi, intervistato dal giornalista Mario Primo Cavaleri. Riflessioni sulla politica a tutto tondo con stoccate al governo Crocetta per l’inadeguatezza dimostrata, l’ incapacità a programmare, la rivoluzione mancata che infatti non ha modificato nulla del solito andazzo, con l’Isola al peggior livello economico e sociale. E ha indicato nella totale assenza di organizzazione il male maggiore della Sicilia.
Su tutti ha citato l’esempio del nuovo Museo regionale di Messina: “è brutto nella sua architettura, ma ormai è lì da oltre trent’anni, apritelo. Invece rimane ancora chiuso; uno scandalo che passa sotto silenzio, eloquente di come vanno le cose in quest’Isola, straricca di suo per il paesaggio e il patrimonio monumentale e architettonico, dove però Comuni come Taormina finiscono in default. E il turismo arranca, con numeri che sono un quinto delle Canarie”.
Cavaleri gli ha ricordato l’episodio del Museo di Lipari chiuso in occasione della presentazione di un progetto di arte contemporanea collegandolo al recente episodio del Colosseo: “Quello di Lipari è stato più grave – ha replicato Sgarbi – perché non si trattava di un’assemblea sindacale, di rivendicazioni dei lavoratori cui bisogna non negare questo diritto, ma proprio della scelta di una direttrice”.
Ha accennato alla sua esperienza di sindaco di Salemi per sottolineare che c’è bisogno di inventiva, di iniziative e quella delle case a un euro è stato un tentativo di far ripartire qualcosa: “Poi il prefetto e il ministro Alfano hanno inventato la storia del Comune inquinato dalla mafia, cosa mai dimostrata eppure sufficiente a mandare a casa l’amministrazione. Da qui il mio disprezzo”.
Battuta finale sul presunto scoop del Tintoretto in una chiesa di Carlentini: era sottosegretario ai Beni culturali l’on. Bono, Sgarbi ritenne di vedere la mano del Tintoretto, il sottosegretario si affrettò a parlare di scoperta sensazionale… salvo a rivedersi quando nel giro di poche ore si appurò che le guide turistiche sapevano tutto da tempo.
Prima dell’intervista, altri momenti particolarmente seguiti, il concerto della Fanfara dei Bersaglieri di Casteldaccia e il dibattito con il soprintendente del mare Sebastiano Tusa, il direttore dell’Agenzia nazionale giovane Giacomo D’Arrigo e il consigliere comunale Salvatore Gentile.
Domenica prossima “Marevigliosa” tornerà a vivacizzare il lungomare di Brolo con altri eventi