“Il provvedimento relativo al sequestro di beni rientra nella precedente inchiesta condotta dalla Procura nei confronti della Ustica Lines relativa al periodo 2008 – 2014 e che è oggetto di un processo in fase iniziale”.
“Il gruppo dirigente della compagnia prende atto del provvedimento e, nel ribadire piena fiducia nell’operato della magistratura, conferma la volontà di proseguire il percorso di risanamento dell’azienda – avviato da tempo pur tra mille difficoltà – che ha prodotto importanti risultati, teso a mettere in sicurezza il futuro occupazionale di tutti noi lavoratori e garantendo l’efficienza del servizio reso all’utenza”.
Lo rende noto il gruppo dirigente della Liberty Lines.
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Beni mobili ed immobili, terreni, quote azionarie e rapporti finanziari, per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro sono stati sequestrati all’ex armatore Vittorio Morace, ex proprietario della compagnia di navigazione “Liberty Lines spa” (già Ustica lines), con sede a Trapani, ed ex presidente della squadra di calcio trapanese. Il provvedimento è stato emesso, su richiesta congiunta del Procuratore della Repubblica di Palermo e del direttore della Dia, dal Tribunale di Palermo, sezione misure di prevenzione. Il sequestro di beni è stato eseguito dalla sezione operativa della Dia di Trapani. “Morace, il figlio Ettore e la società Liberty lines spa, sono stati già destinatari nel 2017 e nel 2018 di misure cautelari – affermano gli investigatori – con l’accusa di avere ottenuto numerosi vantaggi amministrativi indebiti, beneficiando altresì di finanziamenti pubblici regionali non spettanti per importi milionari, che gli consentivano di conseguire eccezionali utili d’impresa”. (Ansa)