Ordinanza del sindaco Massimo Lo Schiavo
Michele Merenda
SALINA – Il comune di S. Marina Salina dà il via libera alla combustione degli sfalci di potatura. Dal prossimo 16 Ottobre, infatti, sul territorio comunale sarà di nuovo possibile bruciare sul luogo di produzione i residui vegetali provenienti da attività agricola o di manutenzione di orti, giardini e frutteti. Il divieto, che equiparava gli sfalci di potatura ai rifiuti speciali e quindi imponendone uno smaltimento che seguisse determinati criteri, è stato superato dall’entrata in vigore della Legge 116 dell’11 agosto 2014 (di conversione del decreto legge 91), che recita espressamente come la combustione rientri tra le “normali pratiche agricole consentite per il reimpiego dei materiali come sostanze concimanti o ammendanti, e non attività di gestione dei rifiuti”.
La novità principale recepita dall’Ordinanza Sindacale riguarda i quantitativi di materiale che si potranno bruciare che, come prevede il nuovo dettato normativo, non potranno superare i 3 metri steri per ettaro al giorno (lo stero equivale ad un metro cubo vuoto per pieno). La combustione agricola controllata sarà consentita sul luogo di produzione o, comunque, entro un raggio di 200 m. dallo stesso e in un orario compreso tra l’alba e le ore 9,00 e tra le ore 15,00 fino al calar del sole. Il divieto assoluto di bruciare gli sfalci di potatura rimarrà in alcuni giorni festivi indicati espressamente nell’Ordinanza (Natale, Santo Stefano, l’Epifania, la Domenica di Pasqua, il Lunedì dell’Angelo ) e nel periodo di massimo rischio incendi che, in Sicilia, va dal 15 giugno al 15 ottobre di ogni anno.
«L’auspicata modifica normativa – commenta Massimo Lo Schiavo, sindaco di Santa Marina Salina – va a riattivare una pratica antica che, specialmente in un territorio come il nostro a forte tradizione rurale, consente di smaltire naturalmente gli sfalci di potatura di origine agricola, riutilizzando come fertilizzante e ammendante il materiale di risulta e senza costringere gli utenti a lunghi e dispendiosi iter. Fin dall’entrata in vigore della normativa precedente – continua il Sindaco Lo Schiavo – abbiamo cominciato un’interlocuzione istituzionale serrata ed a tutti i livelli nel tentativo di calmierare delle misure che ritenevamo eccessivamente restrittive e penalizzanti; finalmente, dopo mesi di lettere e telefonate agli Organi competenti da parte nostra e di tantissime altre piccole municipalità ad economia prevalentemente rurale, il Ministero ha saggiamente corretto un vero e proprio paradosso normativo che aveva portato ad equiparare lo smaltimento dei rifiuti vegetali derivante dalle potature agricole a quello dei rifiuti speciali e pericolosi.
Resta evidente – conclude quindi il primo cittadino di Santa Marina Salina – che l’Ordinanza appena emanata, se da un lato consentirà la bruciatura degli sfalci di potatura, dall’altro resta molto rigida rispetto sia alle misure di sicurezza da adottare quando si appicca un rogo e sia alle sanzioni che verranno applicate ai trasgressori. Pertanto, invito tutti i miei concittadini ad usare sempre la testa e ad attenersi in maniera scrupolosa ai protocolli di sicurezza prescritti, per evitare di arrecare danni a se stessi, agli altri ed al nostro fragile territorio. Per quanto di competenza comunale, saremo molto attenti e severi». Il testo integrale dell’Ordinanza è scaricabile dal portale istituzionale del comune di Santa Marina Salina