Sanità pubblica da non donare ai privati, Giardina comitato consultivo Asp 5 : “investire su personale e riorganizzazione”
“Chiediamo, ancora una volta, all’Asp di Messina di convocare il Comitato Consultivo e il Collegio di direzione, sede preposta a condividere gli obiettivi strategici per la riorganizzazione della Sanità Pubblica in Provincia di Messina. Ricordiamo, intanto, alla gentile Dirigenza dell’Asp di Messina che al posto della “donazione” dei nostri servizi ai privati, si dovrebbe investire sul potenziamento del personale, sul corretto utilizzo delle competenze dei nostri professionisti e sulla conseguente riorganizzazione dei servizi e delle strutture, anche per mantenere o sviluppare alcune “eccellenze” prima che prendano il Volo per Palermo o altre città meritevoli. Da evidenziare, infine, che potrebbero essere programmati e organizzati, con un costante e meritevole lavoro di squadra, servizi eccellenti, come nel caso della cardiochirurgia pediatrica di Taormina, invece che essere acquistati a caro prezzo. Bisognerebbe, però, puntare sulla valorizzazione delle risorse umane, martoriate nella nostra azienda, e sulla scelta di competenti gestori della sanità in ambito locale e regionale”.
E’ quanto chiede ancora una volta il il Presidente del Comitato Consultivo aziendale dell’Asp di Messina, Antonio Giardina, per il quale la sanità pubblica è stata compromessa. Giardina ha fatto rilevare che “senza alcuna consultazione preliminare con le organizzazioni che rappresentano il cittadino/utente e gli operatori, apprendiamo dalla stampa locale che presso l’aula consiliare del Comune di Sant’Agata di Militello si è svolto un incontro tra i vertici della “Fondazione Giglio” di Cefalù e la dirigenza dell’Azienda Sanitaria di Messina”.
Ed ancora : “Gli specialisti della “Fondazione Giglio” saranno operativi a partire dal prossimo 4 settembre al capezzale dell’Ospedale di S. Agata di Militello che continua a perdere pezzi tra reparti chiusi ed attività dimezzate da imputare esclusivamente alla cattiva pianificazione e gestione della sanità in provincia di Messina”.
“Ci rendiamo conto, purtroppo- prosegue il presidente del comitato consultivo Asp 5- che gli ordini arrivano da chi programma e organizza il baratto anche a livello regionale; l’azione dell’Asp di Messina, anche in questo caso, probabilmente, riveste il carattere di esecutività. Tale azione, purtroppo, consolida e incrementa un percorso di demolizione del Servizio Sanitario Pubblico a vantaggio dei gestori privati della sanità che germogliano in tutto il territorio provinciale accumulando grossi profitti a carico dei cittadini/utenti”.
“Dal Sole 24 Ore del 26 luglio 2023 leggiamo: la spesa sanitaria che il privato cittadino paga direttamente di tasca propria per prestazioni sanitarie ha raggiunto i 40 miliardi l’anno: un euro su quattro spesi per la sanità nel nostro paese li sborsa il cittadino dopo aver pagato le tasse per sostenere il Servizio Sanitario Pubblico. Il Comitato Consultivo dell’Azienda Sanitaria di Messina ha ribadito più volte, attraverso documenti e interventi ufficiali, la necessità di evitare gli “sprechi pilotati” ed utilizzare il denaro collettivo per incrementare e valorizzare gli operatori, riorganizzando il Sistema Sanitario Pubblico, progressivamente e volontariamente smantellato per fare spazio alla “lucrosa” privatizzazione della Sanità. Se da una parte la spesa sanitaria in Italia annualmente supera i 120 miliardi di euro, dall’altra i dati evidenziano che circa 25/30 di questi miliardi si trasformano in profitti e finiscono nelle tasche
degli investitori privati della Sanità, con la condivisione e la complicità esplicita del sistema politico e gestionale pubblico”.
“Sappiamo bene, ormai, che nella provincia di Messina, nonostante la valorosa amministrazione della Sanità, molte persone sono costrette a pagare le prestazioni al fine di evitare le lunghissime liste di attesa (e parliamo di anni!). Ancora più grave risulta la condizione di un elevato numero di utenti che non potendo pagare le prestazioni, rinunciano alle cure anche per patologie gravi e complesse (in Italia 2,5 milioni di cittadini, 3,8% della popolazione). La stampa locale del 21 luglio 2023 riporta il caso di una paziente che aveva prenotato una ecografia alla tiroide presso l’Ospedale Fogliani di Milazzo; la risposta: esame da fissare in altra data, cioè dopo oltre 16 mesi!”.
“Poiché situazioni analoghe, o ancora più gravi, vengono giornalmente segnalate al Comitato Consultivo dell’Asp, delineando un quadro documentale della grave disorganizzazione e inefficienza dei servizi territoriali ed ospedalieri a Messina, l’obiettivo del Comitato Consultivo è quello di informare e coinvolgere tutti gli attori interessati per arrestare questo intenzionale percorso di demolizione dei servizi pubblici a vantaggio dei lucratori privati. Nel contempo si sta avviando una larga consultazione civica per programmare e ricostruire con competenza la rete pubblica dei servizi territoriali ed ospedalieri a partire dalla destinazione dei fondi del Pnrr, missione 6. In riferimento a tali fondi il Comitato Consultivo, in collaborazione con il Cesv di Messina e l’Associazione Parliament Watch Italia, ha già attivato un percorso partecipativo di monitoraggio civico per informare e coinvolgere direttamente i cittadini nella pianificazione, progettazione, implementazione e controllo delle politiche pubbliche”.