L’ex assessore e presidente del Consiglio comunale di Lipari, Giacomo Biviano, in passato si è spesso occupato di sanità per l’ospedale di Lipari, partecipando anche ad audizioni all’Ars o videoconferenze con dirigenti regionali. Commentando l’articolo di Repubblica di oggi ” Un paradiso degli infermieri. Nell’inferno della Sanità siciliana. È l’ospedale Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, che può contare su 27 posti letto, su circa 25 medici, ma sulla bellezza, appunto, di 96 infermieri e operatori socio sanitari” lancia la seguente riflessione:
“I paradossi della nostra sanità: ecco dove ci ha condotto una gestione politica miope e spregiudicata. I flussi del personale sanitario sono manovrati da logiche che nulla hanno a che vedere con il bene comune più che da reali necessità e, troppo spesso, senza il rispetto delle leggi. In passato ho denunciato, in ogni sede possibile, il fenomeno delle “mobilità facili” e dei trasferimenti senza criterio, operati senza considerare le reali necessità dei territori e delle strutture coinvolte.
Oggi, purtroppo, sembra non importare a nessuno, se un ospedale viene svuotato delle sue professionalità per rafforzarne altri, talvolta addirittura in sovrannumero. Non si guarda all’equità, non si tutela il diritto alla salute delle comunità locali più disagiate. Prendiamo il caso del nostro ospedale: appena tre anni fa, dopo importanti battaglie e interventi in tutte le sedi, lo stesso poteva vantare quasi il 100% degli infermieri previsti in organico, circa 60 professionisti al servizio dei cittadini. Oggi, a distanza di pochi anni, i numeri si sono dimezzati. Come si è potuti arrivare a tanto? Chi è responsabile di questa emorragia? “