Saltalamacchia : porto, aeroporto e le piccole verità di sempre

Ogni volta che si parla di aeroporto, aviosuperficie o aviopista , elipista ecc. sui social si scatena il dibattito. L’ultima proposta per realizzare  nell’area di Punta Castagna un’aviopista oltre ad un’elipista commerciale ha già prodotto una petizione corredata dal parere contrario di oltre cento tra residenti e turisti. Tra i favorevoli riportiamo l’opinione del dott. Marco Saltalamacchia , pubblicata  sul gruppo fb “Sei di Lipari ma…”  del Giornale di Lipari.

di Marco Saltalamacchia

Quello che trovi straordinario dei Liparoti è quanto siano caparbiamente legati al modello di sottosviluppo cui si sono autocondannati da decenni. L’aeroporto non si farà, né a Punta Castagna (ma dove erano tutte queste anime belle che strillano alla verginità perduta, quando su Punta Castagna si scaricavano tonnellate di pomice ed altre porcherie che restano bene interrate?) né altrove.

Nonostante la logica ed il buonsenso imporrebbe di farlo, non si farà perché non esiste nessuna idea condivisa di quale dovrebbe essere il “minimo sindacale” di infrastruttura turistica per riuscire ad uscire da un turismo sempre più straccione e che sta deprimendo sempre di più i conti di chi cerca di fare impresa.
Ci sono alcune piccole verità che molti dovrebbero mettersi in testa.

La prima. NON ESISTE ALCUNA PARTITA AEROPORTO VS. PORTO. Qui non si tratta di “suggerire” l’agenda delle priorità di un ipotetico intervento pubblico ma di valutare l’eventuale interesse di un gruppo imprenditoriale privato a fare un simile investimento. Le due cose (porto ed aeroporto) non sono alternative ma complementari.

La seconda. I porti (quando sono aperti) portano tutti. Specie quei turisti che tanto poco sopportiamo, quelli che spendono poco e che fanno casino e che soprattutto arrivano tutti insieme e per poco tempo. Gli aeroporti portano gente con un (minimo) di disponibilità economica in più e che magari hanno maggiore interesse a investire sull’isola.

La terza. Gli aeroplani hanno meno problemi con il mare e possono garantire la famosa continuità di cui tanto si parla (ma poco si pratica).

Potrei continuare per un pezzo. Da “Acquacaldano” non mi straccerei le vesti a vedere un aeroporto a Punta Castagna, come ad Altapecora o a San Calogero (ma anche a Vulcano ad esempio). So, peraltro , che non lo vedrò mai. Come non vedrò il porto turistico e commerciale. Come non vedrò un istituto alberghiero, o un centro congressi. Ne vedrò mai le Terme di San Calogero funzionanti.

Ma non vedrò nemmeno un ospedale che possa assistere magari i ricchi pensionati del Nord Europa che volessero svernare qui (come lo era Schmidt, il socio tedesco del mio bisnonno che con lui iniziò lo sfruttamento della pomice ad Acquacalda).
Rassegniamoci. Le Eolie sono buone per farci le ferie d’agosto e basta.