
Sabato 23 e domenica 24 aprile i concerti di chiusura della quattro giorni dedicata alla valorizzazione dell’acqua alle Isole Eolie
Weekend di musica, dialoghi e ispirazioni alle Isole Eolie con il Festival Aqua 2022. Sabato 23 e domenica 24 aprile il fortunato tour della band Almoraima, “voce” del festival, si chiude con due concerti dedicati alle storie del mare.
Sabato 23 aprile alle 20 la band porterà le sue note di viaggio all’Anfiteatro di Punta Magna di Leni (Salina), mentre domenica 24 aprile, sempre alle 20,Almoraimasaràpresso il Museo Etnografico di Santa Marina Salina.
Il festival Aqua è ideato da Through Waters, associazione nata per sensibilizzare i cittadini sul tema della tutela e del rispetto dell’acqua attraverso l’arte e l’educazione (info throughwaters.org).
Un “viaggio nel deserto” e attraverso i popoli del Mediterraneo: dopo cinque album e un quindicennio di collaborazioni, il lungo percorso di Almoraima prosegue all’insegna della sperimentazione. “Desert Songs” è il nuovo spettacolo della band fondata da Massimiliano Almoraima, che porta in scena il meglio della vasta produzione di Almoraima in una versione inedita concepita intorno al tema dell’improvvisazione. Il tour è promosso con il sostegno di Puglia Sounds (programmazione Puglia Sounds Tour Italia 2022, operazione finanziata a valere sul Poc Puglia 2007-2013, azione “Sviluppo di attività culturali e dello spettacolo”) e Animamundi Musica.
Le sonorità arabo-andaluse, ispirazione madre e rotta lungo la quale corre il viaggio di Almoraima, cucite ad altri echi del Mediterraneo e alle tradizioni musicali delle terre d’origine dei componenti della band cucite si intrecciano ora agli arrangiamenti jazz di Desert Songs, in un progetto originale che vede in scena Massimiliano Almoraima (oud), Saleem Anichini (viola e violino), Giovanni Ceresoli (chitarra flamenco), Matteo Resta (basso elettrico), special guest Sara Tremolizzo alla danza.
Desert Songs
Desert Songs è il nuovo spettacolo di Almoraima dai paesaggi sonori medio orientali, in cui si riconoscono differenti tasselli musicali, impressioni e suggestioni. Un mosaico di melodie intimiste, che talvolta rivelano lampi di pura poesia e di visioni fantastiche trasmutate magicamente in note musicali, dominate da una natura che a tratti sembra ancora primordiale e sorprendentemente selvaggia. Un rito di passaggio capace di trasporre in suoni storie romantiche e visionarie di spiriti liberi, un po’ sognatori e anticonformisti.
Da ricamatori di melodie, gli Almoraima sono del parere che fra jazz e musica arabo andalusa ci sia una sorta di contiguità, un’eco dovuta alla pratica dell’improvvisazione. Questa riflessione è alla base del loro ultimo spettacolo, Desert Songs, nel quale un vero e proprio “dream team” interagisce nella ricerca di una possibile e sognante risonanza fra linguaggi e storie diverse e distanti. Abituati a privilegiare la dimensione compositiva, si è trattato dunque di approfondire il tema dell’improvvisazione: per questo hanno inserito per la prima volta nell’ambito delle loro composizioni anche dei frammenti totalmente improvvisati (Taqsim) propri della tradizione araba. Lungi dal voler essere un pastiche fra musiche diverse, lo spettacolo rende intera all’ascoltatore la gioia, e la fatica, dell’incontro fra culture e sensibilità diverse.
Almoraima
Il progetto, nato nel 2007, ruota intorno alla figura del chitarrista Massimiliano Almoraima, autore delle musiche e dei testi, formatosi a Cordoba con il maestro Paco Navarro in una delle più accreditate e riconosciute scuole di flamenco in tutta la Spagna. Dal 2013 studia oud (liuto arabo) con il maestro Gad Tidhar. Ad accompagnarlo, il violista pakistano Saleem Anichini, diplomato con il massimo dei voti al conservatorio L. Cherubini di Firenze e perfezionato all’Accademia Chigiana di Siena; il bassista Matteo Resta diplomato presso il Conservatorio Nino Rota di Monopoli; il chitarrista Giovanni Ceresoli, diplomato presso la Escuela Superior de arte famenca di Granada.
Il loro percorso di ricerca si finalizza al momento con cinque pubblicazioni: Amor gitano, ed. AnimaMundi 2010, disco composto da nove brani originali, dove l’arabo si combina con l’orientale e il flamenco moderno con quello tradizionale; Banjara, ed. AM. 2013, pubblicato con il sostegno di Puglia Sounds, dove il famenco zingaro andaluso abbraccia la musica araba e i suoni del Medio Oriente in un disco fascinoso e vigoroso; Flamenco-Fusion, ed. Roots of Pushkar 2014, registrato in India in collaborazione con il cantante rajasthano Banarsi Babu, che racchiude la “magia” di un viaggio unico nel cuore di un nuovo paese, tra sogno e realtà, influenze popolari, accenti festivi e arabeschi orientali, fervore mistico e virtuosismo strumentale indiano; Cafè cantante, ed. AM 2015, disco in cui il gruppo propone dodici brani originali battendo sentieri attuali attraverso la sinergia di due degli stili musicali oggi più fertili, il famenco e la musica latino americana che insieme navigano in un oceano di sonorità jazz;Lusìa, ed. AM 2019, un mosaico sonoro seducente e passionale dal forte appeal flamenco, che canta ed avvolge con intenso lirismo dal profumo latin e jazz, schiudendo le braccia a movenze tanghere di raffnata freschezza compositiva.
La versatilità del sound porta il progetto a partecipare a importanti eventi riguardanti la musica etnica e non solo, tra i quali Film Fund Festival con Abbas Kiarostami, Folkest Festival, OFFF di Apulia flm Commission, Festival Musica dei popoli, Nomad Dance fest International – India, Festival dell’Oriente Italia, Mediterranean Radio Festival – Grecia, Aya Napa festival – Cipro, Orientalis – Canada, Ottawa folk Festival – Canada, Festival Suf – India, Festival Baia das Gatas – Capo Verde, Festival de la Calavera – Messico, Festival del Desierto – Messico, Sun Festival – Marocco, San Marcos Festival – Messico, Festival Cubadisco – Cuba, Korean Music Festival of Bukchon – Sud Corea, Gwangju World Music Festival – Sud Corea, Fukuoka Salsa Festival – Giappone, Kaustinen folk festival – Finlandia, oltre ad aver calcato palchi negli Stati Uniti, in Cina, Brasile e nella maggior parte dei Paesi europei. A ottobre 2013 il cd Banjara e a ottobre 2015 il cd Cafè cantante vengono selezionati come dischi della settimana di Fahrenheit, programma radiofonico culturale di Rai Radio 3.
Qui un video di Almoraima live: