di Renato Candia
Ho conosciuto Francesco Restuccia il primo o secondo anno del mio incarico di Dirigente a Lipari, marito di una brava e seria maestra che lavorava con me alla primaria di Lipari. Credo di avergli fatto subito simpatia (ovviamente è stata reciproca da subito) tanto da ricevere da lui racconti splendidi e memorabili della sua vita:
sentire il caro signor Restuccia raccontare era per me come leggere Sciascia e Camilleri, sprofondare in un mondo di cose che è stato da sempre quello che mi ha fatto amare Lipari e la Sicilia da subito e da sempre. Il profumo delle arance, delle olive e di una quotidianità da cui non ci siamo mai distaccati: curioso che entrambi non eravamo originari di Lipari, ma una volta arrivati non ce ne siamo più voluti andare.
Grazie caro Francesco, per il tempo (sempre troppo poco) che ho avuto l’onore e il piacere di stare con te, e per le storie che mi hai regalato. Un abbraccio alla tua bella famiglia e un abbraccio a te (se così posso chiamarti) amico caro.