L’analisi 2025 evidenzia l’ottimo stato dei valori geologici e vulcanici, ma lancia l’allarme sulla biodiversità minacciata dal turismo di massa e dalla paralisi amministrativa.
Nell’ “Aeolian Islands 2025 Conservation Outlook Assessment ” ecco la Valutazione delle prospettive di conservazione 2025 delle Isole Eolie , condotta dall’UNESCO.
La prospettiva di conservazione è classificata come “BUONO CON ALCUNE PREOCCUPAZIONI”.
Punti Chiave
1. Valori del Patrimonio Mondiale (Geologici)
Motivazione dell’Iscrizione: Le Isole Eolie sono state iscritte nella lista UNESCO nel 2000 (Criterio viii) per la loro eccezionale testimonianza della costruzione e distruzione delle isole vulcaniche e dei fenomeni vulcanici in corso.
Rilevanza Scientifica: Hanno contribuito alla scienza della vulcanologia fornendo esempi di due tipi di eruzione (Vulcaniana e Stromboliana) e sono state un punto di riferimento per l’educazione dei geologi per oltre 200 anni.
Stato attuale: Lo stato dei valori geologici per i quali il sito è stato iscritto è buono e stabile. I processi vulcanici attivi sono visti come elementi che aggiungono valore scientifico al sito.
2. Preoccupazioni Principali
Biodiversità: Esistono preoccupazioni significative riguardo al deterioramento dello stato degli altri importanti valori di biodiversità del sito.
Turismo di Massa: Rappresenta la minaccia principale e un rischio Molto Alto. Il turismo è altamente stagionale, caratterizzato da visite brevi e un intenso sfruttamento delle risorse con un alto impatto ambientale.
Gestione: L’assenza di un sistema di gestione funzionante e coordinato per attuare le misure di conservazione è un problema fondamentale, compromettendo la capacità del sito di conservare i suoi valori. Il Parco Nazionale delle Isole Eolie, istituito per legge nel 2007, non è mai stato effettivamente istituito.
3. Altri valori di biodiversità significativi
Il sito è un “laboratorio ideale” per lo studio dell’evoluzione degli ecosistemi del Mediterraneo.
Specie endemiche: Le isole sono note per le loro specie endemiche, tra cui la lucertola muraiola eoliana (Podarcis raffonei) a rischio critico, e specie vegetali uniche come la Silene hicesiae.
Ambiente marino: I fondali sono tra i più ricchi e meglio conservati del Mediterraneo, ospitando l’ippocampo, la Pinna nobilis e l’estremamente raro corallo rosso (Corallium rubrum).
Avifauna: Le isole sono un’Area Internazionale per gli Uccelli e un’importante sosta per oltre 260 specie migratorie o svernanti.
4. Minacce attuali (Rischio Alto)
Le minacce principali riguardano la biodiversità del sito, tra cui:
Specie invasive: Rischio alto. L’introduzione di specie non autoctone (come la lucertola campestre Podarcis siculus e piante come l’eucalipto) sta minacciando le popolazioni autoctone e causando l’estinzione della lucertola muraiola eoliana nella maggior parte delle isole.
Pesca: Rischio alto. La pesca illegale (ad esempio con FAD) minaccia cetacei, tartarughe marine e il corallo rosso.
Incendi: Rischio alto. L’incidenza degli incendi, spesso dolosi, ha raggiunto proporzioni preoccupanti e danneggia gravemente habitat, specie endemiche e infrastrutture.
Inquinamento idrico: Rischio alto. La maggior parte delle isole non dispone di un sistema di trattamento delle acque reflue, con scarichi che si presumono diretti in mare. L’impianto di depurazione per Vulcano, costruito nel 2012, risulta tuttora inattivo.
Traffico marittimo e aereo: Rischio alto. Il traffico marittimo, sebbene esterno al sito, ha un impatto negativo su uccelli e cetacei. Nonostante il divieto, i voli in elicottero continuano in assenza di controlli efficaci.
5. Sfide di gestione (Grave preoccupazione)
Assenza di coordinamento: Nonostante l’esistenza di un piano di gestione dettagliato, manca una struttura di gestione che lo implementi.
Mancanza di applicazione: L’applicazione delle leggi e dei regolamenti è motivo di grave preoccupazione.
Conservazione di aree chiave: Aree ecologicamente importanti come lo Scoglio Faraglione e la Riserva Integrale di Strombolicchio non godono di uno stato di protezione o di controlli sufficienti, lasciandole in uno stato di semi-abbandono.
Aree Marine Protette (AMP): Il processo per l’istituzione di un’AMP nell’arcipelago è in pausa, sebbene sia in corso un processo per la creazione di un’AMP sull’isola di Salina.