
Un protocollo d’intesa per promuovere la cultura del rispetto nelle scuole e contrastare la violenza di genere. E’ stato siglato lo scorso venerdì il protocollo d’intesa che disciplina i rapporti – nell’ambito della provincia di Messina – tra la Prefettura di Messina, la Città Metropolitana di Messina, il Comune di Messina, il Tribunale per i Minorenni di Messina, la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Messina, l’Università degli Studi di Messina, la Questura di Messina, il Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Messina, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina, il Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni per la Sicilia Orientale di Catania, il Centro per la Giustizia Minorile per la Sicilia di Palermo, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, l’Ufficio Scolastico Provinciale di Messina, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”, l’Azienda Ospedaliera “Papardo”, l’IRCCS Centro Neurolesi Bonino Pulejo – Presidio Ospedaliero “Piemonte” – di Messina, l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Messina, l’Ordine degli Avvocati di Messina, l’Ordine degli Assistenti Sociali – Regione Sicilia di Palermo, l’Ordine degli Psicologi – Regione Sicilia di Palermo, il Garante Siciliano per l’Infanzia e l’Adolescenza di Palermo, la Consulta Provinciale degli Studenti di Messina.
Il protocollo prescrive degli impegni reciproci di cui l’Azienda Ospedaliera Papardo si fa promotrice con riferimento all’educazione, formazione e contrasto ad alcuni fenomeni che interessano i giovani e l’ambiente scolastico. Un focus importante sul contrasto al bullismo nelle scuole e per il cyberbullismo. Il protocollo prevede diversi impegni per ogni attore coinvolto. Per l’Ospedale Papardo, da sempre impegnato in prima linea nell’assistenza alle vittime di violenza grazie al Codice Rosa, è l’ennesimo traguardo inter-istituzionale nella fitta rete di contrasto alla violenza.
Il Direttore Generale Mario Paino ha quindi commentato “l’importanza di intensificare la rete della promozione della legalità, dell’educazione e della salute. La cultura del rispetto deve mettere insieme tutti gli attori coinvolti, dagli ospedali, agli operatori giudiziari financo le associazioni sul territorio e i volontari del settore.”