Navi cisterna: ok dal Ministero, ora chiarezza sul dissalatore di Lipari

l'articolo sulla Gazzetta del Sud di oggi
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Lipari- Il Ministero della Difesa ha scritto alla Regione Siciliana e alla società Marnavi dando, di fatto, il via libera al servizio integrativo di rifornimento idrico con navi cisterna per l’isola di Lipari, per un quantitativo di 70 mila metri cubi d’acqua. La misura è stata chiesta a più riprese, a tutto l’arco istituzionale dall’amministrazione comunale, attraverso il sindaco Marco Giorgianni unitamente al vicesindaco Gaetano Orto, assessore al ramo; ciò, in considerazione della limitata produzione del dissalatore per far fronte alle esigenze della stagione estiva che , rispetto alla scorsa stagione , positiva, sta facendo registrare un sensibile aumento alla voce arrivi e presenze. La spesa per lo Stato sarà di circa un milione di euro.

Tuttavia, non è chiaro, perché ancora il nuovo dissalatore dell’isola, costato 14 milioni di euro e di proprietà della Regione siciliana, e che da gennaio doveva affrancare Lipari dalle navi cisterna , non sia ancora pronto per produrre l’acqua necessaria e incolore, in autonomia senza provocare i disagi e le proteste dei mesi scorsi. Anche perché frattanto il Comune è stato costretto a chiedere la carità idrica al dipartimento regionale competente e al Ministero quando non doveva essere così.

Paradossalmente, invece, accade, che un esponente della maggioranza del governo Crocetta, come l’on. Giuseppe Picciolo rivendichi la paternità politica del risultato, relativamente all’ottenimento dei maggiori quantitativi d’acqua per l’estate. Sulla vicenda neanche un accenno , tra ipotesi di collegamenti con le isole con idrovolanti e aeroporti, dallo stesso presidente Crocetta nei suoi giorni di vacanza a Vulcano.