La prima proposta formale di intitolazione dello stadio San Filippo al compianto “professore” Franco Scoglio è datata 8 agosto 2007, quando il consiglio comunale approvò all’unanimità un ordine del giorno che prevedeva anche di dedicare la gradinata nord al tifoso Tonino Currò e la tribuna stampa al giornalista Piero Zagami. Da allora l’iter, che puntava ad anticipare le procedure “classiche” che scattano consuetudinariamente allo scoccare dei dieci anni dalla morte del personaggio interessato, si è bloccato senza sostanziali passi avanti. Tutti sembrano essere d’accordo ma è mancato lo scatto che potesse far divenire realtà questo disegno, che renderebbe onore a tre personalità che per ragioni diverse, meritano di essere ricordate con particolare visibilità. Il prossimo 3 ottobre ricorre il decennale della scomparsa dell’allenatore eoliano, maestro di calcio riconosciuto in tutta Italia e anche in campo internazionale, uomo eclettico e mai banale, che in riva allo Stretto, nella sua terra, ha lasciato un marchio indelebile alla guida dei suoi “bastardi” che hanno fatto sognare Messina.
Ma mentre a Genova, una delle piazze più legate al tecnico di Lipari, ci si affretta per ricordarne la memoria, dalle nostre parti si fatica a superare gli ostacoli burocratici. Il 13 gennaio 2014 il delegato provinciale del Coni, Aldo Violato, aveva manifestato l’assenso a quanto deliberato dal civico consesso. E poi hanno spinto nella stessa direzione l’ex vicepresidente dell’Acr Messina, Niki Patti, l’ex provveditore agli Studi, Gustavo Ricevuto, rappresentanti Figc. Nel Consiglio attuale si è fatto carico della questione il vicepresidente, Nino Interdonato, che ha inviato l’intero incartamento all’ufficio competente spiegando perché sarebbe stato possibile velocizzare le procedure. Il diniego richiama la legge n. 1188/1927 che stabilisce che nessun monumento o altro ricordo permanente possa essere dedicato, in luogo pubblico o aperto al pubblico, a persone che non siano decedute da almeno dieci anni, ma ci si era appellati (con scarsi risultati) alla circolare MI.A.C.E.L che permette deroghe.
La palla passerà al presidente della commissione Toponomastica, il segretario generale Nino Le Donne, al quale Interdonato presenterà il fascicolo già depositato alla Toponomastica. «Avevo chiesto di anticipare i tempi considerato che la delibera andrà poi in Prefettura per l’approvazione, ma l’organo non si è espresso – ha spiegato Interdonato –. Adesso non ci sono più scuse». Così il sindaco Accorinti: «Parlerò con l’assessore Sebastiano Pino per saperne di più sullo stato attuale». ( gazzettadelsud.it)