(gazzettadelsud.it) Condanne pesanti per un totale di 110 anni. Sono state richieste stamani, al termine della requisitoria, dai sostituti procuratori Antonio Carchietti ed Antonella Fradà, nel processo per l’alluvione del primo ottobre del 2009 che colpì particolarmente la frazione messinese di Giampilieri e il comune di Scaletta Zanclea ed alcuni paesi della zona ionica provocando 37 vittime. Poco più di un’ora è durato l’intervento dei due pubblici miniteri che hanno motivato le richieste per ogni singolo imputato.
La condanna più pesante, 10 anni e mezzo, è stata richiesta per l’ex dirigente della Protezione civile regionale Salvatore Cocina. 10 anni ai due dirigenti della Regione siciliana Giovanni Arnone e Tiziana Flora Lucchesi, 9 anni per Alberto Pistorio, Giuseppe Rago e Francesco Grasso, redattori del piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico relativo all’area territoriale tra il bacino del torrente Fiumedinisi e Capo Peloro; 8 anni per l’ex sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, 7 per l’ex sindaco di Scaletta Mario Briguglio, 6 anni per Gaspare Sinatra, ex commissario straordinario del Comune di Messina, 5 anni per Antonino Savoca, autore di uno studio geologico; per i progettisti Francesco Triolo, Salvatore Di Blasi, Giovanni Garufi, per il geologo Salvatore Cotone e per Giovanni Randazzo, autore della nota geologica a supporto dei lavori di ripristino della funzionalità idraulica dei torrenti Racinazzi, Divieto e Saponara.
Il processo riprenderà con le repliche del corposo collegio di difesa prima che il collegio entri in camera di consiglio per l’attesa sentenza. Nel processo sono ben 168 le persone offese, compresi il comitato regionale di Legambiente e il Wwf Italia.