Mercoledì 17 dicembre un gruppo di classi dell’Istituto di Istruzione superiore “Isa Conti Eller Vainicher” ha partecipato al secondo incontro sul tema “AD 264: i luoghi della Memoria”. Il primo incontro si era tenuto il 12 novembre alla Cattedrale, questo secondo ha seguito un itinerario: dalla spiaggia di Portinenti alla Chiesetta di San Bartolo extra moenia che fu, con ogni probabilità, lo stesso itinerario che il 13 febbraio del 264 dovettero percorrere, Vescovo Agatone in testa, i liparesi che si erano recati ad accogliere le spoglie del Santo giunte miracolosamente, dice la tradizione, proprio in quella spiaggia.
Hanno illustrato la vicenda don Giuseppe Mirabito, parroco di San Giuseppe e insegnante di religione all’Istituto e il dott. Michele Giacomantonio autore del libro “Navigando nella storia delle Eolie”. Don Giuseppe ha ricordato il quadro che c’è in cattedrale e che raffigura Sant’Agatone mentre va incontro al sarcofago del Santo a Portinente ed ha richiamato i punti salienti di questo arrivo miracoloso raccontati da molti scrittori antichi e prima di tutti San Gregorio di Tours.
Giacomantonio si è posto tre domande a cui ha cercato di rispondere: quando nacque la Chiesa liparese e si affermò il culto di San Bartolomeo a Lipari? Agatone è una figura leggendaria o reale? Come mai si è tanti precisi sul giorno e l’anno dell’arrivo della salma cioè il 13 febbraio 264? In particolare Giacomantonio ha sostenuto che ci sono buone ragioni per sostenere che quell’Agatone che ha accolto nel 264 il corpo di san Bartolomeo non è una figura immaginaria ma reale e che la data del 264 potrebbe essere quella della nascita della Chiesa liparese.
A conclusione dell’incontro don Gaetano Sardella ha voluto porgere gli auguri di buon Natale agli studenti ed ha ricordato i 114 bambini e studenti uccisi barbaramente in Pakistan