
Lipari- Depurazione delle acque reflue nella bollettazione del servizio idrico. L’ex vicesindaco Giulio China, oggi tornato al suo “ruolo” di responsabile del Comitato spontaneo dei cittadini ha ricordato in una nota che ” la Corte Costituzione con sentenza n. 335 del 2008 ha chiuso definitivamente la questione stabilendo che non essendoci un servizio di depurazione acque, l’Ente locale alla quale sono stati versati canoni per tali servizi, a seguito di istanza dei cittadini, è obbligato alla restituzione delle somme introitate”
Inoltre, ha continuato China, ” la sezione regionale della Corte dei Conti del Molise nel testo del parere n.3/2009 ha posto ulteriori tasselli alla vicenda in merito alla restituzione dei canoni di depurazione, implementando il dettato della sentenza della Corte Costituzionale n.335/2008 che di fatto dichiara illegittima la L.36/94 (Legge Galli) e sulla quale la Magistratura contabile della Calabria con parere n. 386/2008 rilevava alcuni passaggi importanti al fine del rimborso delle somme indebitamente pagate”.
Per China, che ha ricordato come a Lipari non sia mai esistito un impianto di depurazione, ma un vetusto impianto di pretrattamento ” i cittadini che intendono avere restituite le somme riferite al canone di depurazione devono rivolgere istanza di richiesta di rimborso tenendo presente che, sulle somme da restituire ai cittadini, la Corte ha precisato che sono dovuti anche gli interessi legali”.