(ansa) Ha risposto per quattro ore alle domande del gip Marco Gaeta l’armatore Ettore Morace, arrestato venerdì scorso per corruzione. Il giudice e i pm Luca Battinieri e Francesco Gualtieri gli hanno contestato una serie di episodi di corruzione: quella del deputato regionale e candidato a sindaco di Trapani Girolamo Fazio, ai domiciliari, del funzionario regionale Giuseppe Montalto, anche lui ai domiciliari, e della candidata al Consiglio comunale di Palermo Marianna Caronia e quella dell’ex sottosegretario alle Infrastrutture Simona Vicari. “Morace ha risposto a tutte le domande fornendo la sua versione sui fatti.
Siamo soddisfatti”, ha detto il legale del titolare della compagnia di aliscafi Liberty Lines, Giovanni Di Benedetto. Il penalista deciderà nei prossimi giorni se chiedere la scarcerazione del suo assistito al gip o ricorrere al tribunale del Riesame. Secondo l’accusa, Morace, avrebbe condizionato la politica sui trasporti marittimi fino ad ottenere l’approvazione di un emendamento taglia Iva.
Intanto nel filone messinese dell’inchiesta nei prossimi giorni sarà ascoltato anche Sergio La Cava sulla ipotesi di corruzione per cui è indagato. I giudici contestano la richiesta al carabiniere Orazio Gisabella di un dossieraggio contro i Morace. In cambio, è l’ipotesi della magistratura palermitana, il carabiniere avrebbe ottenuto l’assunzione della figlia presso gli armatori messinesi della Caronte & Tourist. Anche Vincenzo Franza, patron del gruppo che garantisce il traghettamento in riva allo Stretto e socio nella Siremar proprio con Morace, è indagato per l’episodio. Anche lui dovrà adesso spiegare le modalità di questa assunzione, effettuata nel 2016.