di Marco Manni
Lo scorso 10 febbraio è venuto a mancare Giovanni Nappi, già Professore Associato di Vulcanologia presso l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo.
Dopo essersi laureato in Scienze Geologiche nel 1961 presso l’Università di Napoli, lavora per sette anni, fino al 1970, al Servizio Geologico d’Italia come geologo rilevatore e petrografo analista, mettendo la propria firma su tante carte geologiche delle aree vulcaniche quaternarie dell’Italia centro-meridionale, dalla Toscana al Lazio, alla Campania.
Dopo un’ esperienza in Giappone, al rientro in Italia, vince un concorso del CNR all’allora Istituto Internazionale di Vulcanologia di Catania (IIV-CNR) dove si dedicherà, prevalentemente, alla messa a punto della rete sismica e geodimetrica dei vulcani delle Isole Eolie. I segnali sismici arrivavano via radio all’Osservatorio Geofisico di Lipari (del quale è stato responsabile); l’individuazione, da parte di Giovanni Nappi, dei precursori dell’eruzione lavica dello Stromboli del novembre del 1975 gli valsero un articolo (del quale era orgoglioso) nella prestigiosa rivista scientifica Nature e che lo portò all’attenzione della comunità scientifica internazionale.
Quando nell’anno accademico 1978/1979 arriva all’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Giovanni Nappi porta con sé il bagaglio scientifico acquisito con le ricerche sui vulcani dell’Italia centrale, giapponesi, e su quelli delle Isole Eolie. All’IIV di Catania aveva conosciuto e frequentato Giorgio Marinelli e Alfred Rittmann che con le loro teorie sulla genesi, evoluzione ed eruzione dei magmi si stavano sempre più affermando nella comunità delle Scienze della Terra. Nell’allora Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Urbino portò quindi una ventata di internazionalizzazione. Il suo carattere risoluto e la sua efficace comunicativa e mimica fecero il resto per fargli subito riscuotere le simpatie della maggior parte dei colleghi della Facoltà. Le sue lezioni e, soprattutto le escursioni guidate a Bolsena, alla caldera di Latera e ai vulcani delle Isole Eolie hanno fatto appassionare alla vulcanologia, alla petrologia delle rocce ignee e alla geotermia intere generazioni di studenti di Scienze Geologiche di Urbino. A chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e soprattutto di imbastire con lui un rapporto franco e leale, mancheranno la genuina autenticità del suo carattere e la sua generosità.
I funerali si sono svolti a Roma, lunedì 13 febbraio.
Con questo ricordo curato dal prof Alberto Renzulli dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, si uniscono al cordoglio l’Associazione Italiana di Vulcanologia, la Società Geologia Italiana.
L’Osservatorio Geofisico di Lipari, INGV-OE rende omaggio al prof. Nappi che prestò servizio in tale sede, e porge sentite condoglianze alla famiglia.