Salvate nel Canale di Sicilia 1150 vite dall’equipaggio della motovedetta di stanza a Lipari
Lipari – Dopo un’intensa attività di soccorso ai migranti, ritornano a casa i sei uomini dell’equipaggio della motovedetta Cp 322 della Guardia costiera di Lipari, alla guida del Primo maresciallo Santi Scolaro. Compongono l’equipaggio il direttore di Macchina: 2* C Np/Ms Emiliano Venuti, il nostromo: Sc 1* Cl Np/pn Andrea Amato, il Sgt Np/ms Pietro Scipilliti ed i sottocapi di 2* cl Np/ms Cristian Casabianca e di 3* cl Np/ms Giovanni Tirrito, impegnati nella missione a Lampedusa. In mattinata hanno fatto rientro alle Eolie, al termine del periodo di missione nell’isola di Lampedusa, dove dal primo di settembre era stata rischierata alla 7° Squadriglia Guardia Costiera nell’ambito dell’operazione internazionale per il controllo dei flussi migratori nel Mediterraneo.
La CP322, è partita da Lipari, al comando del Primo Maresciallo Roberto Mangione, il quale, giunto a Lampedusa, ha assunto il comando della CP 302, passando il testimone al Primo Maresciallo Santi Scolaro, in precedenza comandante della CP 818 di Circomare Lipari.
«E’ stata una missione molto intensa dal punto di vista sia fisico che psicologico– ha detto il maresciallo Scolaro, con operazioni di soccorso durate più di 28 ore, ma che grazie all’esperienza dell’eccezionale equipaggio, siamo riusciti a portare a termine”».
In banchina, ad accogliere i militari rientrati dalla delicata missione, il personale e il comandante della Capitaneria di porto, TV (CP) Paolo MARGADONNA, che ha espresso al Maresciallo Scolaro parole di apprezzamento per l’intensa attività svolta nel Canale di Sicilia e per le oltre mille vite umane soccorse, rendendo il comando orgoglioso dei suoi uomini.
La motovedetta CP 322, ormai nota per i suoi straordinari interventi è riuscita solo in quest’ultima missione, effettuando più di 300 ore di navigazione, a trarre in salvo oltre 1150 vite umane, tra cui moltissime donne in gravidanza e bambini , percorrendo circa 3200 miglia.