di Domenica Iannello
L’Aula Magna dell’IC Lipari-Santa Lucia, ha ospitato, ieri pomeriggio, un forum- convegno di estrema attualità: Educazione e Informatica.
Binomio, questo, che chiama in causa proprio tutti, dentro ed oltre la scuola: noi docenti, le famiglie e ciascun responsabile della “CRESCITA” umana e culturale dei cittadini di oggi.
Il relatore, professore e scrittore , nonché psicoterapeuta, Dott. Barrilà, siciliano trapiantato a Milano da anni, ha per oltre due ore parlato ad un pubblico eterogeneo, composto da docenti e genitori, sotto la sapiente e magistrale mediazione del Dirigente Scolastico, Dott. Renato Candia.
In un clima di distensivo e pacato confronto, con tratti di sferzante ironia alternati a momenti autobiografici di confessione, si è riflettuto sull’innegabile protagonismo con cui cellulari, videogiochi e strumenti multimediali si fanno largo nel nostro tempo e nelle nostre menti, condizionando non solo la percezione della realtà, ma gli stessi sentimenti profondi di gratitudine, soddisfazione, amore, odio….
Proiettati in dimensioni “Altre da noi”, rischiamo, e i nostri figli/alunni in primis di essere inghiottiti in dimensioni spazio-temporali e messaggi falsati dalla mancanza del CONTATTO!
Cifre, stime e percentuali lette sul web di catastrofi o di poveri esseri umani che “navigano” alla ricerca di qualcosa di vivibile, non hanno lo stesso effetto di quello che possiamo vedere e toccare.
Il contatto e la presenza fanno la differenza nel rapporto educativo, rendono l’apprendimento di nuove forme di comportamento significativo perché veicolato da tutti i sensi. Non è un problema del quale strumento utilizzare è la vicinanza, lo stare insieme e la necessaria mediazione a fare la differenza.
L’efficacia del dibattito è scaturita dalla capacità di smontare luoghi comuni quali le punizioni facilmente date con una privazione dello strumento ma non compensate con una presenza e un contatto umano.
La parola contatto torna sempre in gioco.
Dobbiamo da adulti ragionevoli far approcciare gradualmente e dosatamente i nostri piccoli alle frontiere del nuovo.
Raccontare loro quali ne sono i limiti e quali le potenzialità, INSIEME, senza mai permettere che uno strumento tecnologico prenda il nostro posto.