di Michele Giacomantonio
Sabato 31 gennaio, festa di San Giovanni Bosco, nella chiesa di San Pietro alle ore 18, Messa solenne con omelia del parroco e spettacolo del Centro Giovanile Oratorio don Bosco dal titolo “Il valzer della responsabilità”. In una chiesa di San Pietro stracolma di bambini, ragazzi, adolescenti, giovani e famiglie.
L’omelia di mons. Gaetano Sardella
Quello del 31 Gennaio è per la nostra Parrocchia un appuntamento importante. E’ da venti anni che il Centro Giovanile Oratorio don Bosco cura questa celebrazione e segue la Pastorale Giovanile.
Ci sono state stagioni bellissime di intenza e numerosa partecipazione con tante iniziative; ci sono state stagioni difficili e forse anche quella che stiamo vivendo è bella perché non è il cammino ma è il difficile che deve diventare cammino.
E se ancora oggi quei locali sono aperti ed offrono accoglienza ai ragazzi è frutto della intuizione del Vescovo Francesco Micciché, e della tenacia di Padre Gaetano, degli animatori che si sono succeduti negli anni, e di voi cari ragazzi che chiedete non chiacchiere, prediche, ma presenza, compagnia, attenzione, ascolto.
E siamo qui a guardare S. Giovanni Bosco che è stato per gli adolescenti e i giovani del suo tempo, tempo martoriato da tante povertà politiche e morali, un Padre, un educatore, un maestro.
Questa figura è interessante per tutti, non soltanto per i giovani, ma anche per i genitori, per gli educatori, per gli insegnanti, per le donne e gli uomini che ogni giorno costruiscono storia.
Padre. Il Padre ti genera, ti educa, ti accompagna, è autorevole e ti dà sicurezza, non ti risponde abbandonandoti, ma con la correzione che fa soffrire e anche crescere. San Giovanni Bosco ha coniugato bene queste dimensioni della paternità.
Maestro. Il maestro non è soltanto colui che ti da delle nozioni. E questo è già importante. Ma se le nozioni che ti da fanno parte del suo patrimonio di vita, il maestro testimone ha un’accoglienza maggiore nella vita dei discepoli, degli alunni, dei figli.
Educatore. Se è difficile il mestiere di genitori, ancora più difficile è l’arte di educare. Di accompagnarti a camminare con i tuoi piedi, a pensare con la tua testa, a non sostituirsi alle tue scelte, a costringerti a dire i tuoi no o i tuoi si, assumendo bene le responsabilità.
Ecco perché San Giovanni Bosco, Padre, Maestro, Educatore è amico dei giovani, e di quanti adulti lo vogliamo imitare.
E’ questo il pensiero che stasera vi consegno. Prima di criticare i ragazzi, di condannare i giovani, di emarginarli; prima di sputar fango dalla finestra delle nostre sicurezze, chiediamoci famiglia, società, Chiesa, chiediamoci: “Io cosa ho fatto e faccio per loro?”.
L’alta e affascinante figura di Giovanni Bosco aiuti tutti adulti e giovani a dare senso alla nostra vita ovunque la Provvidenza ci chiami ad operare. “Maria Ausiliatrice” ci custodisca tutti.
Il valzer della responsabilità
Subito dopo la S. Messa Gianna Sidoti, coordinatrice del Centro Giovanile, ha ricordato la creazione del centro 25 anni fa e la sua apertura a Lipari 20 anni fa. Ha ricordato l’importanza che ha avuto per il Centro la figura e l’insegnamento del Vescovo Francesco Micciché ed il suo messaggio per questa ricorrenza lamentando che il tempo ed una indisposizione stagionale non gli avevano permesso di essere a Lipari come avrebbe desiderato. Ha ringraziato don Gaetano, le famiglie che hanno sostenuto il Centro e tutti i giovani che in questi anni vi anno collaborato. Quindi ha lasciato la scena alla rappresentazione che i ragazzi del Centro avevano preparato.