Ex Pumex chiedono di partecipare ai prossimi tavoli tecnici sulla riconversione

gli ex Pumex rivendicano a quasi dieci anni dalla cessazione dell'attività estrattiva il diritto al lavoro
gli ex Pumex rivendicano a quasi dieci anni dalla cessazione dell’attività estrattiva il diritto al lavoro

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento degli ex Pumex nel corso dell’ultima giornata dei lavori del workshop sula riqualifcazione delle cave di pomice. Com’è noto l’assessore regionale Croce ha dichiarato che non potrà esserci riconversione se non saranno stabilizzati prima gli ex Pumex. Gli stessi lavoratori moderatamente soddisfatti , adesso reclamano la partecipazione attiva a tutti i lavori che porteranno alla definitiva riqualificazione dell’area pomicifera.

INTERVENTO WORKSHOP DI ARCHITETTURA, LUCE E PAESAGGIO.

Intanto preliminarmente, ci corre l’obbligo di ringraziare tutti gli organizzatori dell’evento per l’ospitalità e la possibilità di questo breve intervento all’interno di una cosi’ importante manifestazione.

Detto, questo, andiamo a parlare ed ad entrare nel dettaglio della nostra presenza che vuole essere molto polemica nei confronti di tutti queirappresentanti delle istituzioni presenti e soprattutto passati.

Abbiamo sentito, in questi giorni, parlare con estrema enfasi dell’UNESCO e delle possibilità che l’importante riconoscimento da esso rilasciato da a tutti quei territori e di conseguenza a tutti gli abitanti dei comuni che hanno l’onore di entrare a far parte della Lista dei siti Unesco Patrimonio dell’Umanità.

Ma state scherzando!!!

Avete di fronte a voi, una parte di quei lavoratori che sono stati sacrificati per l’ottenimento di questo importante riconoscimento, con lo scippo della dignità lavorativa e del proprio posto di lavoro.

In quelle cave che in questi giorni avete avuto l’onore di visitare, noi prestavamo la nostra attività lavorativa con buoni profitti, per noi e le nostre famiglie, sino a quando, ripetiamo, per il bene dell’umanità e quindi per permettere l’inserimento delle Isole Eolie nella Lista dei Siti Patrimonio dell’Umanità ci hanno buttato in mezzo ad una strada con la promessa, da parte dello Stato, della Regione, e del Comune con la supervisione dell’UNESCO di ridarci quanto rubatoci cioé il nostro posto di lavoro e la nostra dignità di padri di famiglia.

Se era fondamentale, cosi, come scritto, la chiusura delle cave per ottenere il riconoscimento, altrettanto fondamentale doveva essere la ricollocazione dei lavoratori.

Il mancato rispetto di questa condizione, dovrebbe portare L’UNESCO a pressare affinchè questa condizione venga rispettata cosi’ come fu rispettata quella della chiusura delle Cave e perdurandone il mancato rispetto portare direttamente alla Cancellazione del Sito dalla Lista.

Oggi, 24.09.2016, a quasi dieci anni ancora voi, Onorevoli, Amministratori e valenti Tecnici internazionali, parlate di riconversione di un Sito senza che sia stato rispettato l’impegno della ricollocazione dei circa quaranta lavoratori delle Ex Cave di Pomice!

Ai rappresentanti UNESCO, presenti oggi, vi diciamo che l’accoglienza che vi volevamo riservare era certamente diversa per i dieci anni di stenti e sacrifici che ci avete fatto passare a noi ed ai nostri figli, ma come al solito per grande senso di responsabilità verso questa comunità, per il Sindaco e per il nostro carissimo ex collega Dott. Angelo Sidoti, ci siamo limitati soltanto a questo breve intervento nella speranza che quanto detto abbia colto nel segno e nella coscienza delle persone che oggi hanno le Responsabilità di Governo ed a quelle che hanno posizioni importanti nell’UNESCO.

Lipari, li 24.09.2016

Gli ex Lavoratori della Pomice