Lipari- Droga dalla Calabria ed Eolie è un connubio che non può di certo sorprendere. E’ un business che si rinnova da oltre trent’anni sulle vie del mare , soprattutto nel periodo estivo. Da quando, ad esempio, era il 1988, a Milazzo venne sequestrata la nave ” Femi” battente bandiera St. Vincent e Grenadine con 6 tonnellate di hashish a bordo. In un arcipelago , per la sua estensione difficile da controllare, l’intervento degli uomini della stazione di Lipari e della compagnia di Milazzo assume una notevole importanza ed è stata accolta con grande soddisfazione a tutti i livelli. Probabilmente i due calabresi bloccati venerdì scorso erano tenuti sotto osservazione da qualche tempo ; se poi i militari dell’arma al comando del luotenente Francesco Villari hanno agito venerdì, dopo il pedinamento dal porto nella via Filippo Mancuso, è perchè hanno ritenuto fosse il momento giusto per bloccare una consistente partita di droga.
Tutto ciò a soli 12 giorni dal ritrovamento di 30 kg di hashish tra gli scogli di Vulcanello, grazie ai carabinieri di Vulcano. Il fatto che la valigia carica di marijuana sia stata trasportata in aliscafo fa pensare che abbiano sottovalutato l’apparato di controlli ritenendo di avere la strada spianata per rifornire i pusher locali di oltre 100 mila euro di “fumo”, secondo il valore degli oltre 11 kg di marjiuana posta sotto sequestro .
Ma in fumo sono andati i loro loschi affari e i Carabinieri di Lipari hanno dimostrato ancora una volta la loro efficacia. L’organico, a tal proposito, è stato potenziato da poco,, con dieci uomini proprio per rovente periodo estivo. Sono arrivati anche militari bilingue da Bolzano che staranno in una caserma che è un fiore all’occhiello. E i controlli proseguiranno agli sbarchi dai mezzi di linea con tanto di cani antidroga con particolare attenzione anche su quelle sintetiche.