di Francesco Coscione
Prendersi le proprie responsabilità, sui nostri comportamenti sbagliati, è certamente una delle cose più complicate e difficili da digerire. Molto più semplice e digeribile è trovare nemici ai quali attribuire le dette responsabilità e indirizzare la rabbia collettiva. Così invece di esporre al pubblico ludibrio chi deposita ogni sorta di rifiuti in prossimità dei punti di raccolta, esso diventa quasi un furbo eroe e le pubbliche istituzioni, sindaco, assessori e simili, degli incapaci.
Il teatrino sociopolitico ha altri copioni sui quali si vuole convogliare la pubblica attenzione snocciolando un pallottoliere di nomi da esporre alla gogna mediatica. Come sempre, si sa, una noce in un sacco non fa rumore mentre ne fa molto, invece, un albero che cade, più di una foresta che cresce. I materassi buttati sono parenti di coloro che occupano lo spazio dei disabili perchè “il sindaco non fa i parcheggi”; di quelli che non rispettano le precedenze facendo la gara a chi passa prima; di coloro che non vanno a votare perchè “chi se ne frega, tanto non cambia niente”; di quelli che “scrivi tu che io non posso espormi”; dei pavidi che non parlano mai di politica perchè sono amici di…; di coloro che, per ogni amministrazione succedutasi nei decenni, “il sindaco sbaglia e basta” anche dopo che avesse lastricato d’oro le strade e, in primis, di quelli che hanno occhi ma non vedono e hanno orecchie ma non ascoltano.
Tutto questo è un insieme di sintomi che, seppur non drammatici in se, mettono in luce un modo di pensare e vivere ormai diffuso, naturalmente non solo nelle nostre isole.
Eppure molti ci siamo resi conto che Lipari è in una condizione sociale drammatica per i nostri figli e nipoti. Alcol e droga sono senza freni. Situazioni famigliari molto dolorose. Senso morale perso e nichilismo dilagante. La società è a pezzi ovunque e noi non siamo più un’isola felice.
Dubito molto che, continuando a litigare, possiamo porre qualche rimedio. E’ necessario, vorrei dire che è questione di vita o di morte per i nostri figli e nipoti, una solerte e forte presa di coscienza in merito. Valutiamo seriamente questi sintomi e, tutti, prendiamoci cura di questa società o il… paziente ci morirà fra le mani.
“Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza.”
Francesco Coscione