A cura del geom. Stefano Paino
Quando si decide di comprare una nuova casa siamo certi che tutto sia in regola? Ci fidiamo della frase del tipo “è tutto a posto”? Qualche volta verificare sarebbe meglio e vediamo perché.
Che cos’è la Proprietà?
La definizione è contenuta nell’art. 832 del Codice Civile che recita:
” ..il diritto di godere e di disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo entro
i limiti e con l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico..”
La proprietà è dunque un diritto reale di disporre della cosa in maniera piena, anche attraverso il possesso. Il possesso è il potere sulla cosa che si manifesta in un’attività corrispondente all’esercizio del diritto di proprietà o di altro diritto reale.
Il possesso è un quasi diritto perché assolve solo un diritto di fatto che il più delle volte non è giuridicamente riconosciuto, ma costituisce presupposto essenziale per un futuro riconoscimento (usucapione) in quanto mezzo idoneo ai fini dell’acquisto del diritto di proprietà.
La proprietà si acquista in due modi: a titolo originario o a titolo derivativo. Tra le forme originarie, la più comune è l’usucapione, a titolo derivativo invece è il negozio giuridico (contratti), dove chi vende dichiara di averlo avuto in forza di altro atto (appunto derivativo). Nella forma derivativa, cioè per contratto (atto pubblico), vengono riportate una serie di informazioni circa l’identificazione del bene con le indicazioni catastali, i confini, la provenienza (titolo derivativo) in forza del quale il venditore trasferisce il diritto di proprietà, l’importo della transazione (lo tratteremo nei prossimi articoli), la data della sua realizzazione, eventuali esercizi di servitù attive e passive e tante altre disposizioni finali ed accessorie di rito. Il venditore espressamente dichiara che quanto venduto corrisponde allo stato dei luoghi. Ma siamo sicuri che i luoghi siano in regola? Spesso le situazioni di fatto, in quanto tali, si pensano siamo di diritto, ignorando spesso e per buona fede, che i diritti si costituiscono per atto pubblico e devono essere ben identificati.
Facciamo attenzione quindi alla tipica frase contenuta nell’atto:
“….nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, con tutte le servitù attive e passive esistenti……”