Nuovo intervento di Angelo Sidoti e Leandro Jannì di Italia Nostra sulla vendita dell’area delle cave di pomice di Porticello. Una nota è stata inviata alla dirigente del Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana Servizio Tutela e Acquisizione Pianificazione paesaggistica, Silvia Occhipinti e per conoscenza all’Assessorato, al Ministro Musumeci, alla Protezione civile e all’Unesco :
Gentile Dott.ssa Silvia Occhipinti,
lo scrivente dott. Angelo Sidoti, nella qualità di Presidente della sezione dell’Isole Eolie dell’Associazione
Italia Nostra, con la presente significa quanto segue. Richiamando le mie precedenti comunicazioni, indirizzate al Suo ufficio, con le quali ho chiesto un autorevole intervento per avviare una seria istruttoria sul sito industriale di Porticello, devo, purtroppo, riscontrare poco interesse da parte del Dipartimento.
Le ricordo che, il luogo adatto ove far nascere il “Museo della Pomice” è il sito di Porticello in quanto è presente la cava di pomice coi vecchi uffici e, le attrezzature ma, soprattutto è un luogo imponente, dirompente e affascinante facilmente raggiungibile anche dal mare per via della presenza di un molo di attracco per le navi.
Il sito di Porticello è stato individuato dal Presidenza della Regione che per intervento del Presidente Musumeci ha apposto il vincolo Storico-Etnoantropologico con D.D.G. n. 3815 del 13.10.2021, con l’impegno della di acquisire l’intera Area, come da Deliberazione di Giunta Regionale n. 202 del 14 aprile 2022, con copertura finanziaria a valere sulle risorse del capitolo del bilancio della Regione Siciliana 214920.
Purtuttavia, la procedura concorsuale, contrariamente, ha proposto ricorso amministrativo avverso il D.D.G. n. 3815, a seguito del quale con Sentenza n. 2137/2022, il TAR di Catania ha annullato il già menzionato vincolo storico-etnoantropologico. Meraviglia, poi, che l’Assessorato non abbia presentato appello avverso la sentenza n. 2137/2022 del TAR di Catania.
Stupisce, poi, che l’amministratore unico della MT Project Srl (società che ha presentato il concordato fallimentare della Pumex) sia il Sig. Felice Mirabito, che al contempo risulta essere stato componente del Collegio Sindacale della Società Fallita Pumex Spa e, pure componente del Collegio Sindacale della Italpomice Spa (società del gruppo Pumex s.p.a) alla data di approvazione del bilancio al 31.12.2023.
Sorprende sempre di più il “concordato fallimentare della Pumex” presentato dalla MT Project Srl. Difatti, il 17.10.2024 sarà chiamata l’udienza per discutere l’opposizione, presentata da parte di un creditore, avverso la proposta di concordato fallimentare proposta dalla MT Project Srl. Le motivazioni addotte dal Creditore appaiono corrispondenti a quanto rappresentato da codesta associazione per i seguenti motivi:
1) antieconomicità della proposta di concordato considerato che, l’offerta presentata dalla MT Project è di euro 3.047.626 contro un valore di perizia dei beni di € 24.905.000 e, tenuto conto che la proposta di acquisto della Regione Sicilia, sarebbe stata di gran lunga superiore di circa € 4.500.000,00;
2) Nessun riferimento agli obblighi di messa in sicurezza della cava nel suo complesso;
3) Nessun chiarimento dal punto di vista urbanistico sull’attuale situazione degli immobili;
4) Non risultano esperite indagini patrimoniali sulla neocostituita MT Project né sulla garante Quantika società svizzera (il bilancio di quest’ultima del 2022 risulta peraltro in perdita e la garanzia una mera lettera di patronage)
Appare evidente che ci sono dubbi sulla procedura di vendita dei beni del fallimento che investe, peraltro, un vasto territorio dell’isola di Lipari.
Le chiedo, pertanto, a nome dell’associazione di intervenire (ma anche chi di competenza) di avviare un’istruttoria sulla procedura di vendita e sul sito di Porticello al fine di proteggere il territorio e di tutelare, davvero, il patrimonio storico culturale e paesaggistico dell’isola, evitando speculazioni edilizie nell’isola e valorizzando il Sito delle Cave di pomice: un luogo denso di storia, imponente, dirompente e affascinante. Evitiamo di spazzare secoli di storia dell’estrazione della pomice e della sua antica lavorazione millenaria rappresentando un pezzo fondamentale della storia del mediterraneo, dalla protostoria fino al dopoguerra del secolo scorso.
Confidando nella Sua attenzione e sollecitudine, si rimane in attesa di un Suo riscontro.
L’occasione è gradita per porgere sentiti saluti
Caltanissetta-Torino, 26 settembre 2024
Prof. Leandro Janni
dott. Angelo Sidoti