Riceviamo da Marco Manni e pubblichiamo:
Verso un carnevale veramente eoliano.
Bravi, anzi bravissimi anche quest’anno i carristi di Lipari che hanno acceso di vivacità, colori, musica, entusiasmo la strada principale di Lipari. Lo sforzo è notevole ed anche quest’anno il risultato e lo svago.
Ciò che mi ha favorevolmente colpito prima, mentre mi avvicinavo nelle ore della sfilata carnevalesca al centro di Lipari, è stato innanzi tutto l’ordine pubblico: non più strade e tunnel bloccati ma un’organizzazione più rispondente, commisurata alle possibilità della nostra piccola cittadina. Positivo il ruolo dei volontari, in particolare di Protezione Civile che trovo particolarmente indicato in questo tipo di manifestazioni più turbolente che in altre.
Ho però la sensazione ogni anno, che il nostro carnevale resti chiuso, confinato nelle vie del centro, che manchi qualcosa o forse qualcuno; con questo non mi riferisco all’esigenza di estenderlo a Canneto ( o altra località dell’isola), cosa anzi da evitare assolutamente per i disagi che superano l’intento. Nemmeno all’utopia di fare del Carnevale Eoliano un’attrattiva in grado di attrarre turismo in questa stagione. E vi supplico, non riproponetelo d’estate… il carnevale va coi giggi una volta l’anno e viceversa, come il malvasia coi sesamini.
Quale sviluppo o scopo superiore potrebbe allora perseguire il carnevale Eoliano, oltre alle allegorie che certamente stimolano sempre la riflessione e oltre l’effimero divertimento?
Giro molto le nostre isole d’inverno, ognuna, e mi assale la stessa sensazione di isolamento, di slegamento rispetto alla principale Lipari sede del Comune. Non parlo solo dei problemi concreti che ognuno ha da risolvere, quindi non di politica, ma di società. Mi sforzo di non credere che durante l’anno non sia possibile un solo momento di reale condivisione, espressamente voluto, organizzato in cui possiamo incontrare tutti i nostri concittadini. Ciò non avviene mai, neanche nelle principali manifestazioni religiose, forse perché ognuno vive le proprie.
Quale miglior occasione del carnevale? Trasformiamo allora il carnevale di Lipari nella grande festa eoliana, un’esperienza di avvicinamento, di condivisione, d’incontro con tutte le comunità isolane.
Non nascondo che la cosa che più mi ha fatto piacere assistendo alla sfilata di questo ultimo Carnevale è stata la presenza dei compaesani filicudari… ho immaginato ( lo penso ogni anno) gruppi in maschera da ogni isola, senza competizione ma con spirito di comunione e di comunità. Anche in passato si è tentato questo coinvolgimento, in certi anni meglio riuscito, ma credo che il problema sia quello di mettere in condizione gli abitanti delle altre isole di partecipare e soprattutto di incentivarli!
Allora promuoviamo economicamente in particolare i gruppi in maschera (che sono molto più pratici negli spostamenti) e dai primi di febbraio raggiungiamo da Lipari per una mattinata allegra e noi per primi, un’isola per volta. Poi se qualcuna saltasse per il maltempo basterebbe la buona intenzione, ne sono certo.
Il martedì grasso grande festa per tutti a Lipari, perché no, con una mega salsicciata da condividere, una volta l’anno, tra TUTTI i cittadini delle Lipari.