Bollo auto 2014: modalità pagamento, scadenze ed esenzioni
Curiosity, lo spazio del Giornale di Lipari per i blogger
di Elena Ridolfi
Entro fine mese chi ha il bollo in scadenza è obbligato a pagarlo se non vuole incorrere in sanzioni piuttosto importanti; ovviamente questa imposta va ad aggiungersi a tante altre scadenze concentrate nel mese di gennaio e purtroppo con l’aria che tira in Italia, non sempre è facile poter far fronte a tutto. Nel Paese si è arrivati al punto che, a causa della crisi, non tutti gli italiani possono pagare il bollo perché son rimasti senza busta paga e senza lavoro, ma non pagare il bollo auto fa incorrere in pesanti sanzioni che aggraverebbero la situazione. Fortunatamente la soluzione esiste ed è sul web. Facendo una ricerca rapida su internet è facile trovare dei siti che propongono la comparazione completamente gratuita delle varie offerte presenti attualmente sul mercato dei prestiti online: in questo sito ad esempio sarà possibile in pochi click scegliere il miglior prestito online senza busta, risparmiando tempo e fatica avendo la certezza di poter scegliere solo tra le offerte migliori presenti nel mercato. Questi sono prestiti diversi da quelli tradizionali, con meno garanzie da presentare ma con ovviamente limiti di concessione inferiori che non superano i 15mila euro per un tempo di ammortamento mai superiore ai 5anni.
Tuttavia il capitale erogato con queste soluzioni si rivela più che sufficiente per far fronte al pagamento del bollo auto per il 2014 entro la scadenza che non per tutti è fissata nello stesso giorno. Questa tassa di possesso dell’autoveicolo va pagata entro la fine del mese successivo a quello di immatricolazione della vettura in questione: entro e non oltre il 31 gennaio devono dunque essere i bolli auto scaduti fino al 31 dicembre 2013. Non pagare il bollo entro i termini stabiliti per legge significa dover versare una mora del 2,5% sul valore del bollo più il 3% per ogni giorni di ritardo, se il pagamento viene effettuato entro mese successivo alla scadenza. Se si supera anche il mese di ritardo ma si rimane entro il limite dei 12 mesi, la mora sul valore del bollo sale al 3% e rimane invariato l’interesse per ogni giorno trascorso dalla data di scadenza. A questa regola fanno eccezione gli abitanti del Piemonte, che nel caso in cui non siano soggetti a procedimenti giudiziari o di accertamento, sono soggetti a una mora ridotta del 10%. Se invece si arrivano a superare anche i 12 mesi di ritardo, la legge prevede che la mora supplementare da pagare sia del 30% sul bollo e dell’1,2% per ogni semestre di ritardo. Superati i tre anni l’auto viene radiata dal registro.
Il pagamento può essere effettuato presso le tabaccherie, le Poste o le agenzie di pratiche auto comunicando la targa, oppure online e per via telefonica usufruendo dei servizi di Bollonet e Telebollo che prevedono però una maggiorazione dell’1,2% e l’uso obbligatorio di una carta di credito. Il regolamento fa però delle eccezioni per il pagamento, esenta infatti completamente le auto storiche e quelle per disabili. Per quanto riguarda le vetture ecologiche, invece, occorre precisare che per quanto riguarda quelle a metano e gpl solitamente l’esenzione riguarda il 75% del bollo nella maggior parte delle regioni tranne in Piemonte e Lombardia, dove l’esenzione è totale. Le vetture elettriche, invece, sono completamente esentate dal pagamento per i primi 3 o 5 anni a seconda della regione di residenza (alcune prevedono anche l’esenzione permanente) e dopo sono soggette al pagamento ridotto del 75%.