Convegno nel pomeriggio a Lipari. Forte preoccupazione per le sorti, dal 2020, di una sessantina di attività
Lipari- Direttiva Bolkstein recepita nel ddl delega del governo, di fine gennaio, per la grossa preoccupazione, anche alle Eolie, dei concessionari delle aree demaniali, pontili galleggianti compresi. Una cinquantina di operatori si sono incontrati ieri , al palacongressi , con il presidente dell’assobalneari Sicilia Luca Maimone e Assobalneari Italia, Fabrizio Licordari per fare il punto della situazione in un convegno. E’ forte, la necessità di chiedere al governo Gentiloni di pressare sull’Unione europea per ottenere lo stesso via libera, rivendicato e conquistato sul tema , già da alcuni anni, da Spagna e Portogallo. Questo quanto emerso per una soluzione che può essere trovata soltanto a livello politico. Dal 2020 le concessioni demaniali , per gli effetti della Bolkestein, saranno messe all’asta e chiunque potrà partecipare mettendo a rischio anche imprese familiari che si tramandano da generazioni.
Già nel 2015 le Regioni italiane chiedevano al governo di fare chiarezza con l’Unione Europea sui casi di Spagna e Portogallo dove le concessioni per gli stabilimenti balneari, gli impianti e i chioschi sono state dichiarate al di fuori della Direttiva Bolkestein e prorogate fino a 75 anni. Ma le proroghe sono state bocciate, con sentenza della corte di giustizia europea , solo per l’Italia, per il mancato riordino della materia.
Al convegno , nel corso del quale il presidente regionale dell’assobalneari Maimone si è complimentato con l’Amministraziuone per l’essersi portata avanti con il piano spiagge rispetto ad altre realtà, emerso come il Comune di Lipari hanno partecipato anche il sindaco indaco Marco Giorgianni, il presidente dell’assobalneari delle Eolie Dario Famularo e di Federalberghi Eolie, Christian Del Bono.