Comunicato dell’associazione La Voce Eoliana
I dubbi degli albergatori di Panarea ( e degli Eoliani tutti) sono stati finalmente fugati dalla brillante proposta di inserire gli scogli antistanti l’isola in zona B della AMP ( la cui istituzione, a questo punto, non avrebbe più senso avversare) così da consentire alle masse festanti di visitatori di poterli raggiungere “a remi” e fare finalmente il bagno nelle loro acque cristalline.
Entusiasmo tra i barcaioli dell’isola che hanno già avviato una selezione di nerboruti elementi tra i propri associati e ordinato ad alcuni mastri d’ascia di Acitrezza una decina di gozzi decorati mutuando gli stilemi ed i colori tipici dei carretti siciliani.
Si tratta di mezzi che possono trasportare sino a quattro persone (barcaiolo escluso) e che si ritiene siano in numero sufficiente a far fronte alla quarantina di ospiti che continueranno a frequentare Panarea una volta istituita la AMP.
Qualora si dovesse presentare la (remota invero) necessità di trasportare una intera comitiva i barcaioli del posto stanno valutando la possibilità di realizzare una imbarcazione sulla falsariga delle triremi romane (prive però del rostro di prora per motivi di sicurezza) a bordo delle quali gli estasiati visitatori, sistemati sul ponte superiore, potranno godere delle balsamiche inalazioni salsoiodiche del mare nostrum in zona B solo marginalmente disturbate dalle urla provenienti dal sotto coperta, effetto delle scudisciate del capo voga sulle schiene dei vogatori.
La soluzione di tale, comunque fastidioso, effetto collaterale è allo studio degli stessi barcaioli che pensano di rivestire il cielo del sotto coperta con un impasto di argilla e pagliuzze sì da ridurre la propagazione delle lamentazioni all’esterno.
Come si vede: tanto allarmismo per nulla, tutto si risolve all’interno della AMP e schiattino pure i “tromboni ed i talebani”.
La Voce Eoliana