Una nuova ricerca condotta dall’Università di Ginevra, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha utilizzato una tecnica rivoluzionaria per mappare in 3D l’interno del vulcano dell’isola di Vulcano. Questo studio offre una visione senza precedenti della sua struttura interna.
La vera novità non è la tomografia sismica in sé, ma l’uso di quasi 200 sensori sismici e l’elaborazione dei dati tramite un supercomputer con intelligenza artificiale. Questo ha permesso di ottenere un livello di dettaglio paragonabile al passaggio da un’ecografia a una risonanza magnetica, rivelando particolari inesplorati delle profondità del vulcano.
Le analisi hanno mostrato che il fianco del vulcano sta scivolando verso l’isola di Lipari, con fratture piene di fluidi in pressione. Questo ha permesso di identificare le aree più fragili del sistema vulcanico.
La ricerca ha un impatto diretto sulla gestione del rischio. Sapere dove il vulcano è più vulnerabile permette di creare piani di evacuazione più precisi. Ad esempio, nel caso di Vulcano, l’area del porto e del campeggio è considerata ad alto rischio, mentre la zona della pianura è più sicura.
Un grande passo avanti nel monitoraggio dei vulcani, offrendo speranza per una migliore gestione del rischio a livello globale.